Da schizofrenico a “miracolosamente guarito” Antonio Santapaola non può partecipare al suo processo

santapaola_antonioCatania – Sono discordanti le valutazioni che quattro periti hanno fatto su Antonino Santapaola, fratello del capomafia ergastolano Benedetto detto “Nitto”, detenuto da oltre undici anni e per qualche anno anche in regime di 41 bis, pare sia affetto da una sindrome psico-organica che si manifesta attraverso demenza e correlati disturbi del comportamento.

Tre periti lo dichiarano “non in grado di partecipare ai processi per schizofrenia”, il quarto perito, invece, ritiene che sia perfettamente capace di intendere e di volere.

A fine settembre, lo psichiatra forense Gioacchino Gullotta, che era stato nominato come perito d’ufficio, nella parte conclusiva della perizia eseguita su Antonino Santapaola aveva affermato che quest’ultimo era “incapace di partecipare consapevolmente al processo per difetto di intelligenza discendente da infermità mentale”.

Condividendo quanto riferito dal perito, i giudici avevano sospeso il processo a suo carico e rinviato l’udienza successiva al 18 giugno del 2015. Inoltre, i giudici avevano disposto la comparazione del perito Gugliotta per accertare l’eventuale persistere dell’incapacità dell’imputato di stare in giudizio.

Adesso, per i medici della seconda e della terza Corte d’appello e del Terzo Tribunale penale il boss “non può partecipare coscientemente in giudizio”, per il Quarto Tribunale, invece, ciò è assolutamente possibile.

L’avvocato Giuseppe Lipera, il legale di Antonino Santapaola, ha dichiarato che, allora, “è miracolosamente guarito”.

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