Il problema dei “presentabili”

i-cattivi-della-classeQuesta storia degli impresentabili, merita un ulteriore approfondimento. Evito di entrare nei meandri intriganti ed  appassionanti del garantismo e della costituzionalità di questa uscita della Commissione Antimafia, per concentrare la mia attenzione non sugli “impresentabili”,  quanto sui  “presentabili”, o meglio una parte dei presentabili.

Nella sostanza, la Commissione Antimafia, nel suo ruolo “istituzionale” di “informa elettori”, attraverso questa lista, rende edotti gli aventi diritto al voto, sul fatto che alcuni candidati alle regionali, sulla base di un Codice Etico, approvato in Parlamento, pur essendo candidabili per la legge, sono coinvolti in indagini della magistratura, alcuni dei quali per aver rubato un pollo, qualcuno per essere il rappresentante di un ente che per legge risponde di eventuali errori dello stesso.

Come naturale conseguenza, coloro che non sono inseriti in questa lista hanno il via libera della Commissione di essere votati ed eletti. La Commissione Antimafia, ergendosi a giudice, senza potere sanzionatorio, avverte i cittadini che alcuni dei presentati non hanno la “patente etica” per la candidabilità

Ora, essendo questa lista estrapolata da una lista più ampia, quella di tutti i candidati, ne consegue che quelli non compresi nella lista dell’antimafia sono gli “onesti”.

Esattamente, il capoclasse scrive sulla lavagna i buoni ed i cattivi, per poi informare la maestra al suo ritorno in aula.

Facciamo, a mo di esempio un gioco, per esprimere al meglio questo concetto della Commissione.

Una persona, pluri-condannata e non candidabile, però assolutamente rispettosa, non solo della legge, ma anche dei codici etici, quindi un “onesto“, non si candida, ma inserisce nelle liste suoi uomini, presentabili, con lo scopo di curare i suoi interessi.

Sempre per gioco, facciamo finta che il partito in questione sia un movimento, il quale ha un capo impresentabile sulla base del proprio codice etico, quindi non si candida e inserisce nelle liste due prestanome, due persone per bene, in questo caso non per fare gli interessi del capo, ma quelli degli “italiani onesti”.

Quindi nella sostanza, una persona eticamente impresentabile, può decidere la linea politica del movimento o del partito, però non può candidarsi.

Esattamente come la legge, ma si chiama codice etico, il quale è rispettato e la commissione antimafia “si stuia u mussu”. Gli “onesti” vanno tutti a governare.

Se questo è il Codice Etico è come la legge, una colossale stupidata.

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