Questa storia della Corte Suprema di Giustizia del Quebec, che ha dichiarato punibili le tre majors canadesi del tabacco, rei di non aver informato i fumatori del fatto che il fumo fa male, lascia spazio a qualche riflessione.
Il fumo crea dipendenza e fa male, una verità di cui sono al corrente sia i fumatori che i non fumatori, bambini compresi. Però bisogna dirlo.
Se una persona si lancia dal decimo piano di un grattacielo muore, se non lo scriviamo chiaro in una legge…
Assomiglia alla storia degli impresentabili. Tutti gli elettori conoscono le storie politiche di ogni singolo candidato, però la verità va comunque detta. Ecco, se la Commissione Antimafia non l’avesse detto gli finiva come le majors del tabacco canadese.
Ma assomiglierebbe ad un’altra storia che potrebbe accadere in Italia. Una parte degli studenti italiani, del passato e del presente, quelli più scarsi, propone una class action contro la “Scuola Pubblica” che, nell’ultimo trentennio, ha scelto l’opzione di “non fare studiare gli studenti“, accampando le più disparate scuse. Gli studenti non sono stati informati del fatto che se non studiano sono ignoranti. La colpa di una società mediocre è della scuola. Gli studenti non sono stati informati di quello che sanno, per sapere bisogna studiare.
Complicato. Facciamola ancora più semplice. Non solo il popolo non conta nulla, dipende totalmente dalla classe dirigente, come un neonato dalla propria madre, ma c’è lo debbono dire, “siete neonati scemi“.
Noi, non solo godiamo nel sentircelo dire, ma proponiamo class action per aver ragione della nostra “scimunitaggine bambinesca“
Se non è ancora chiaro, mettiamola così.
Fino a quando la società non si assume le proprie responsabilità, saremo sempre i soliti scemi che per convenienza ci facciamo del male, per poi dare la colpa agli altri.
La legge scritta e le sanzioni possono solo aiutare, il problema è di natura culturale. Su quel versante bisogna spostare la nostra attenzione.
Crediamo, testardi come siamo, che imponendo sanzioni non si commettono reati.
Al contrario più sono le leggi e le sanzioni, maggiori saranno i reati, se manca nel contempo una rivoluzione culturale che decolla dalla società.
Qualche timido tentativo c’è, ma normalmente, a nostra “saputa“, siamo scemi.






