PALERMO – Lo chiamano il “Pantheon dei siciliani illustri“. Lì sono sepolti Francesco Crispi, Camillo Finocchiaro Aprile e Ruggero Settimo.
Da oggi, anche la salma di Giovanni Falcone è stata trasferita alla chiesa di San Domenico dalla tomba monumentale del cimitero di Sant’Orsola di Palermo dove era stata per 23 anni.
Il nuovo sepolcro è stato realizzato recentemente all’interno della Chiesa di San Domenico. La cerimonia di trasferimento della salma è stata curata dal personale della Fondazione Camposanto di Santo Spirito.
A coordinare le operazioni è stato il vicepresidente della Fondazione Camposanti, Francesco Paolo De Simone Policarpo, che ha manifestato «lode e onore alla personalità dell’uomo e magistrato Giovanni Falcone» e ha ribadito l’auspicio che «il suo testamento morale, scolpito nella celeberrima frase “Gli uomini passano, ma le idee restano continuando a camminare sulle gambe di altri uomini” possa costituire un monito alle nuove generazioni a fare la loro parte per migliorare la società».
Alla benedizione del feretro, impartita dal priore Giuseppe Sabato, hanno partecipato anche i nipoti di Falcone, Vincenzo e Claudio Di Fresco.
Ad accompagnare la salma del giudice lungo il percorso del corteo sono stati i Carabinieri del Comando provinciale di Palermo e i soci palermitani del moto club Polizia di Stato.
Maria e Anna Falcone, le sorelle del magistrato ucciso dalla mafia nella strage di Capaci, hanno aspettato l’arrivo della bara nel Pantheon dei siciliani illustri, insieme ad altri familiari e alla comunità dei padri domenicani.
Era stata proprio Maria Falcone, all’inizio dell’anno, ad annunciare il trasferimento della salma del fratello nella Chiesa di San Domenico, che si trova nel centro storico della città.
Il prossimo 23 giugno ci sarà una celebrazione solenne con l’inaugurazione della nuova sepoltura che, a partire da quel momento, sarà visitabile.






