
Siracusa – Il Siracusa fa suo il derby col Giarre e conquista per la prima volta in stagione la vetta della classifica in coabitazione con altre tre squadre (Vittoria, Igea Virtus e Scordia). Davanti a un buon numero di tifosi, circa 1200, gli azzurri con un gol per tempo chiudono la pratica etnea e ricevono gli applausi convinti di uno stadio finalmente entusiasta.
Siracusa: Vitale, Montella, Carpinteri, Liistro (50′ Mazzamuto), Orefice, Pettinato, Mascara (68′ Contino), Arena, Panatteri (50′ Zappalà), D’Agosta, Palermo. A disp. : Pandolfo, Santamaria, Orlando, Carbonaro. All. Anastasi
Giarre: Nicotra, Di Mauro, Famà (53′ Pappalardo), Benedettino, Cordima, Patanè, Contarino (65′ Nirelli), Patti, Aleo, Sottile, Leotta (53′ Tenerelli). A disp. : Cavallaro, Licciardello, Siliato, La Spina. All. Romeo
Arbitro: La Terra di Ragusa. Assistenti: Spadaro-Pagano di Ragusa.
Reti: 27′ Mascara, 52′ D’Agosta
Il viatico ideale per affrontare al meglio la delicata trasferta di domenica prossima in casa del Viagrande è naturalmente un risultato come quello di oggi al “De Simone”. Mister Anastasi ripresenta Vitale tra i pali, linea di difesa composta dai centrali Liistro, Orefice e Pettinato, sugli esterni corrono Montella e Carpinteri. In mediana la coppia Palermo-Arena. In avanti D’Agosta, Mascara e Panatteri.
Prima del fischio d’inizio il presidente dell’USSI provinciale, la stampa sportiva siracusana, Prospero Dente, insieme all’amministratore delegato Gaetano Albergamo, hanno ricordato il cronista della Gazzetta del Sud recentemente scomparso, Giuseppe Di Silvestro. Presenti i figli Alberto e Loredana.
L’avvio non è dei più semplici. Anzi è proprio il Giarre a partire bene e provare a fare la partita. Al 20′, però, il Siracusa si scuote. Carpinteri mette in mezzo un pallone che D’Agosta, di testa, sfiora soltanto. Poco dopo è Alessandro Liistro ad andare vicinissimo al vantaggio, gli etnei si salvano in angolo.
Gli azzurri batteranno quattro corner consecutivi. La spinta dei padroni di casa si fa importante. E al 27′ Mascara trova il suo quinto gol in campionato. Dalla distanza fa partire un tiro al volo che beffa Nicotra.
L’azione del gol parte da una grande giocata di Arena che ruba palla a centrocampo e serve il capitano. Il numero 7 azzurro al 34′ incanta la tribuna del “De Simone” quando con un paio di finte si libera di ben quattro avversari.
La ripresa si apre col Siracusa in avanti alla ricerca del gol sicurezza. Ci prova Montella ma questa volta è bravo Nicotra. Mister Anastasi ridisegna la squadra. Dentro Mazzamuto e Zappalà. Arena gioca davanti la difesa mentre in avanti restano i piccoletti Mascara e D’Agosta. Quest’ultimo al 52′ realizza il definitivo 2 a 0.
L’ex Vittoria risulterà tra i migliori in campo. Le sue giocate fanno impazzire i calciatori avversari che più volte provano a stenderlo a terra senza fortuna. Al 67′ Mascara sfiora il tris. Stessa sorte per Contino al 75′ dopo una bella incursione di Montella. All’81’ anche Vitale risponde presente deviando in angolo una punizione di Tenerelli.
Da segnalare al 68′ la standing ovation del “De Simone” per Peppe Mascara.
«Il primo quarto d’ora eravamo troppo lunghi – commenta a fine partita il tecnico Giuseppe Anastasi -. Abbiamo lasciato troppi spazi. Poi dal 20′ abbiamo iniziato a macinare gioco. Non abbiamo in pratica mai rischiato nulla. Sui due cambi contemporanei ad inizio ripresa. Loro avevano un uomo in più a centrocampo. Così siamo passati dal 3-4-3 al 3-5-2. Ho preferito mettere due “peperini” lì davanti come Mascara e D’Agosta. Siracusa per la prima volta in testa al campionato. Non guardo i risultati delle altre. Voglio guardare i miei partita dopo partita. Sono soddisfatto della partita che abbiamo preparato e per ciò che abbiamo messo in campo. Non mi interessa la classifica. Ho una squadra con gli attributi. E i numeri iniziano a farsi interessanti. Nelle ultime 4 gare il Siracusa non ha subito gol e ne ha fatti ben dieci. Questa è la realtà dei fatti. Ma davvero adesso dobbiamo solo pensare alla sfida di Viagrande. Giocheremo in un campo particolare, quasi simile a quello di Misterbianco. La felicità – conclude Anastasi – per me è finita al triplice fischio. E’ giusto invece che i ragazzi si godino il momento fino a martedì».