#Brexit, sembra un gioco di società

Brexit
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E’ tutto un programma la #Brexit. Poi c’è la parte seria.

Ci aiuta Platone. Nel mito di Theuth, paragona la scrittura ad un farmaco, giocando sul doppio significato del termine in lingua greca, nel contempo medicina e veleno.

Ecco la stessa cosa sono i referendum, come il “phàrmakon”. Se non esiste un adeguato e trasparente dibattito, sui temi oggetto delle consultazioni, meglio non celebrarli.

Non sappiamo se il popolo inglese era pronto per questo voto, a quanto pare no. Forse non hanno capito neppure cosa votavano. In Italia, siamo messi peggio.

Da noi, il solo parlare di referendum diventa letale. Il popolo sovrano non ha gli strumenti e le conoscenze per decidere, ha solo i capi che scelgono per tutti.

A proposito di Europa, questa volta, per una volta, hanno ragione entrambi.

Matteo Renzi: “Dobbiamo cambiarla per renderla più umana e più giusta. Ma l’Europa è la nostra casa, è il nostro futuro”.

Beppe Grillo:  “Restare nell’Unione Europea per trasformarla dall’interno”.

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