Presentato stamane il calendario storico 2015 dell’Arma “Il Carabiniere e la famiglia”

Siracusa – È stato presentato questa mattina al Comando provinciale dei carabinieri di Siracusa, dal comandante, il colonnello Mauro Perdichizzi, il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri, quest’anno dedicato al tema “Il Carabiniere e la famiglia“.

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Alcune pagine del Calendario dell’Arma 2015

Gli stati d’animo, le ansie, lo sconforto e i disagi, ma anche la fierezza, i consigli, le rassicurazioni e l’amore che i Carabinieri trasmettevano ai propri familiari, anche in circostanze drammatiche permettono di “leggere” in modo diverso alcuni episodi, noti o meno noti, della storia dell’Arma.

Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario Storico dell’Arma, oggi giunto a una tiratura di 1.250.000 copie, di cui 8.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco), è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita, sia della profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere“.

Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 82° edizione, venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia. Le tavole artistiche dell’edizione 2015 del Calendario Storico, ideate e realizzate dal maestro Paolo Di Paolo, sono state dunque stamane presentate ai giornalisti.

L’appuntamento ha avuto inizio con la lettura di un passo tratto dal testamento diretto alla moglie Olga e alla figlia Biancamaria del maresciallo medaglia d’oro al valore militare “alla memoria“, Francesco Pepicelli,  deceduto il 24 marzo 1944 nell’eccidio delle Fosse Ardeatine, dopo aver subito torture nelle carceri naziste di via Tasso.

Il comandante provinciale, Mauro Perdichizzi, in seguito, nel salutare i presenti, ha sottolineato l’importante e silenzioso ruolo svolto dalla famiglia nel quotidiano agire del Carabiniere, spiegando così i motivi della scelta di dedicare a loro il primo calendario del terzo secolo di vita dell’ Arma.

Ha proseguito quindi parlando del tema del calendario con riferimento all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.), ed all’Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.), Enti morali che si occupano rispettivamente di assistere i figli della grande famiglia dell’Arma, ai quali è venuto meno un genitore Carabiniere e di mantenere saldi i valori dell’Arma tra coloro non più in servizio.

La cerimonia si è conclusa con la lettura di un breve brano tratto dal diario che l’appuntato Giuseppe Beni ha scritto durante la seconda guerra mondiale, alternando resoconti del suo servizio con pensieri e preoccupazioni, ai suoi genitori e gli altri 3 fratelli, tutti Carabinieri, impegnati su altrettanti fronti.

La storia della signora Santuccia Beni, madre di Giuseppe, e dei suoi 12 discendenti Carabinieri, ha consentito di richiamare i casi di attualità che vedono protagoniste intere “famiglie di Carabinieri” anche in questa provincia.

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