Commozione per la reliquia della Madonna delle Lacrime a Sarajevo e a Srebrenica nel 20° anniversario dell’eccidio

La reliquia con don Luca Saraceno a Srebrenica
La reliquia con don Luca Saraceno a Srebrenica

SARAJEVO – Sta vivendo momenti suggestivi e commoventi la missione del Reliquiario della Madonna delle Lacrime a Sarajevo.  Leggi tutto “Commozione per la reliquia della Madonna delle Lacrime a Sarajevo e a Srebrenica nel 20° anniversario dell’eccidio”

“Un incontro di pace che deve arrivare ai potenti”, così il cardinale di Sarajevo Vinko Puljic oggi a Siracusa

L'intervento del cardinale Vinko Puljic
L’intervento del cardinale Vinko Puljic

Siracusa – «Quest’incontro di pace deve essere un grido capace di perforare l’orecchio dei potenti. È  difficile inculcare nell’opinione pubblica atteggiamenti di pace e di riconciliazione. Mi domando se l’umanità abbia perso il valore della dignità umana ed il rispetto dell’uomo». Così il cardinale Vinko Puljic, arcivescovo di Sarajevo, all’incontro per la pace alla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime. Ieri e oggi migliaia di pellegrini hanno affollato il tempio mariano per l’annuale iniziativa dei Gruppi di Preghiera della Regina della Pace.

«Se abbia perso la coscienza in base alla quale esistono criteri di discernimento dei valori – ha ancora detto il cardinale Puljic -. Nel mio Paese è apparsa una scritta: l’inferno è rimasto senza diavoli, tutti sono sul campo e cooperano con la politica della guerra. Le conseguenze della guerra non sono misurabili. La morte di un solo uomo è una sconfitta per l’umanità. Una politica senza armi non è una politica irrealizzabile. Si dovrebbe stabilire un sistema di regole di diritto, di rispetto dell’uomo e della sua dignità. Non si può pensare che la gara ad armarsi e provare nuove armi sia espressione di progresso del genere umano. Quale progresso per l’umanità se cerca di distruggere se stessa? Abbiamo organismi internazionali che producono risoluzioni senza alcuna efficacia. Inviano osservatori che contavano solo quante persone sono state uccise. Abbiamo il diritto internazionale senza sanzioni. Negli atteggiamento internazionali sono presenti due pesi e due misure: una verso i più forti l’altra verso i più deboli. Nel nome della democrazia nascono rapporti radicali fino al terrorismo».

Il cardinale ha parlato poi della sua esperienza personale. «Ho vissuto e sono sopravvissuto alla guerra in Bosnia Erzegovina dal 1991 al 1995 – ha aggiunto -. Sono testimone di così tante esplosioni, distruzioni, incendi, persecuzioni, rapine, stupri. Quanto sangue e lacrime; mentre i potenti creavano una guerra mediatica diffondendo odio, l’uomo comune veniva ucciso o perdeva parti del corpo, oppure restava senza famiglia, senza la propria casa e addirittura senza la propria patria. Sentiamo tante notizie di cronaca circa i focolai di guerra. Ogni giorno siamo atterriti dalla domanda dove si espanderà questo fuoco di guerra e quale Paese ne sarà colpito. Ogni guerra è finita solo attraverso il dialogo e la pace. Non si può in nome di Dio e della fede uccidere e diffondere odio. Se solo una piccola porzione di quanto consumato nel progresso delle armi si spendesse per lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro, rapidamente la povertà sarebbe ridotta se non addirittura eliminata. E’ una farsa il parlare sulla lotta contro la povertà perché ogni giorno ci sono sempre più poveri. Facciamo fruttare le armi per costruire la pace e allora la povertà si ridurrà».

A Siracusa sono presenti Goran Grbevic, console onorario d’Italia in Bosnia Erzegovina; Srdjan Danilovic, iguman della diocesi ortodossa di Mostar; Senad Huseini, mutevelia della comunità islamica di Sarajevo; Krizan Brekalo, membro del Gruppo di Preghiera di Ivan Dragigevic.

Ieri pomeriggio proprio il cardinale Puljic ha guidato la preghiera ecumenica per la pace, nella quale si legge: “O Dio oggi vogliamo essere parte viva della grande famiglia e comunità dei credenti. Sono molti quelli che credono di renderti onore con la violenza, con l’oppressione e con la stessa morte: troppi sono coloro che soffrono, piangono e si disperano perché ciò dovrebbe esserti gradito. Ma tu, il Misericordioso, sei il Pacifico che vuol pacificare. Tu consideri incompatibile con la tua santità ogni forma di violenza e di sopruso. Con te i credenti piangono non per invocare vendetta ma per implorare conversione, giustizia e pace. Non siamo estranei gli uni gli altri, perché in Te possiamo essere reciprocamente vicini. Ti chiediamo o Dio la nostra scelta di essere credenti. E fa’ che il segno visibile di questo impegno non sia l’abbandonare la città di Gerusalemme ial potere degli inferi, ma piuttosto la sua paziente edificazione come santa città della pace”.

Oggi pomeriggio l’intervento di mons. Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta e poi la riflessione di Krizan Brekalo, membro del Gruppo di Preghiera di Ivan Dragigevic. «La Bosnia è metafora del mondo – ha spiegato il coordinatore dei Gruppi, Giuseppe Cartella – avendo vissuto anticipatamente ciò che potrebbe succedere a livello mondiale, ovvero l’odio etnico e religioso. Dal 1981 in quella terra si alza la voce di Maria, Regina della Pace, che invita alla conversione ed a vedere Dio come unico padre di tutta la comunità. Ciò che caratterizza i Gruppi di preghiera è pregare per la pace, operare per la pace, diventare pace. Una delle chiamate è proprio costruire la pace facendo dialogare le religioni ed i popoli. Siracusa e la Sicilia sono punto di incontro tra Oriente ed Occidente». Quest’anno i Gruppi vogliono ricordare i 20 anni della fondazione che coincidono con la dedicazione del Santuario. I Gruppi hanno consegnato al rettore, don Luca Saraceno, ed al vescovo, mons. Salvatore Pappalardo, lo statuto.

“Incontro per la pace – 20 anni nel suo cuore”, al Santuario con l’arcivescovo di Sarajevo Vinko Puljic

Il cardinale Vinko Puljic
Il cardinale Vinko Puljic

Siracusa – La testimonianza del cardinale Vinko Puljic, arcivescovo di Sarajevo, caratterizzerà l’incontro per la pace alla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime. Leggi tutto ““Incontro per la pace – 20 anni nel suo cuore”, al Santuario con l’arcivescovo di Sarajevo Vinko Puljic”

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