L’Ars cancella le Circoscrizioni, addio a Cassibile e Belvedere, la rabbia di Paolo Romano che rivendica “autonomia”

Paolo Romano
Paolo Romano

CASSIBILE – «Non so se ridere o piangere, è questo il sentimento che provo nel momento in cui sono venuto a conoscenza dell’approvazione del provvedimento che di fatto cancella definitivamente le Circoscrizione nel nostro territorio».

Questo lo sfogo del presidente della Circoscrizione Cassibile – Fontane Bianche, Paolo Romano, alla notizia dell’approvazione da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana della composizione dei Consigli comunali, delle Giunte e la cancellazione delle Circoscrizioni tranne nelle tre grandi città di Palermo, Catania e Messina.

Cassibile, insieme a Belvedere, erano le uniche due realtà che l’Amministrazione comunale di Siracusa, intendeva salvare, nel progetto di riduzione delle attuale 9 Circoscrizioni. Anche per la loro collocazione geografica, distanti dalla città di Siracusa.

Il parlamento regionale, pertanto, ha cancellato questo piccola “autonomia” amministrativa, mantenendo tra l’altro tanti suoi privilegi, come se questi non pesassero nel costo complessivo della politica. Ma questa è un’altra storia che purtroppo si ripete.

Si decide sempre sugli altri mai su se stessi, o com’è accaduto per le Province, per l’acqua bene pubblico, per il piano rifiuti e per i precari, non si decide niente, lasciando una Sicilia nel caos e in ginocchio.

Unico taglio fatto tempo addietro, che varrà per le prossime regionali è la riduzione da 90 a 70 (pur sempre troppi, rispetto alle altre Regioni) dei deputati che continueranno a percepire lauti compensi.

Stesso discorso per gli enti carrozzoni che continueranno a mantenere consigli di amministrazione ben pagati, magari per politici di seconda fila o rimasti fuori da incarichi istituzionali.

Da qui la rabbia di Paolo Romano che si rende conto delle difficoltà a cui andrà incontro la sua comunità, che già da tempo rivendicava, l’autonomia da Siracusa,

«Nel contempo non mi stupisce affatto di una si fatta decisionecontinua Romanoche come tante altre fatte di questi tempi mirano a cancellare le rappresentanze popolari (cioè più vicine al popolo ed al territorio), che piuttosto a cercare di conciliare costi e benefici per il popolo appunto. Ciò detto per quanto riguarda Cassibile mi verrebbe da dire che non tutti i mali vengono per nuocere… anzi. In questo caso sono sicuro che la mancanza di una rappresentanza politica nel territorio porterà inevitabilmente ad una rinvigorimento dell’azione autonomistica che rimarrà senza ombra di dubbio l’unica via maestra da percorre. Qualcuno finalmente si renderà conto che lasciare all’abbandono una comunità di 7000 personeconclude Paolo Romanonon è più praticabile e dunque non resterà che adoperarsi verso quella rivoluzione democratica e di civiltà da tempo auspicata».

Please follow and like us:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

RSS
Follow by Email
Linkedln
Share