Inquinamento e miasmi, si allarga l’inchiesta della Procura

isab-siracusaSiracusa – La Procura della Repubblica di Siracusa ha iniziato a investigare riguardo alle condizioni di inquinamento ambientale della zona industriale del siracusano.

Un gruppo di magistrati coordinati dal procuratore capo della Repubblica, Francesco Paolo Giordano, ha avviato un’indagine piuttosto estesa e diramata al fine di tentare di comprendere la questione riguardante le esalazioni nocive che interessano proprio quella zona.

L’inchiesta vede al centro delle indagini sia le varie aziende del petrolchimico sia le imprese del polo industriale che si occupano della produzione di energia.

Già nella mattinata di ieri, agenti del Nucleo investigativo di controllo, tutela, ambiente e salute (Nictas), assieme alla Polizia giudiziaria e i Carabinieri, si sono recati nella sede dell’ex Provincia regionale di Necropoli del Fusco, e in alcune strutture dell’Asp, per cercare di fare chiarezza a proposito degli ultimi dati, emersi dalle più recenti rilevazioni, che risultano essere piuttosto preoccupanti.

La rinnovata attenzione su questa delicata tematica è merito, soprattutto, delle interrogazioni avanzate dalla parlamentare siracusana Sofia Amoddio e dalle denunce presentate da padre Palmino Prisutto, il parroco della Chiesa Madre di Augusta, e delle segnalazioni fatte dai tanti cittadini.

La Procura si propone di fare chiarezza su quanto sta succedendo nella città di Siracusa, così come nei centri della zona industriale (Priolo, Melilli, Augusta), per quanto riguarda la questione dei miasmi e delle emissioni, oltre che delle criticità inerenti anche ai dati già forniti dai vari enti.

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