
Siracusa – Siracusa al centro della “malamministrazione” della Regione Siciliana, ed in particolare del suo presidente, Rosario Crocetta, che, ricordiamo, ieri, ormai alle corde, ha azzerato la giunta di governo nel tentativo di rilanciarne le attività ed uscire dalle sabbie mobile.
A parlare di “malamministrazione” nei confronti della città e della provincia di Siracusa, è l’avvocato Corrado V. Giuliano, nella sua veste di presidente del Comitato Parchi.
Due i casi presi ad esempio dal Comitato Parchi per rappresentare queste “disattenzioni”, che poi tanto disattenzioni non parrebbero, se si legano ad alcuni problemi urgenti del territorio: la rinomina, qualche giorno addietro, da parte della Regione del commissario straordinario dell’ex Provincia regionale oggi Libero Consorzio, l’ex colonnello in pensione della Guardia di Finanza, Mario Ortello (da quasi due anni, non essendo stato completato il progetto di cancellazione delle Province, queste sono in mano a commissari); e la sospensione dell’incarico della sovrintende ai Beni Culturali ed Ambientali, Beatrice Basile.
Due fatti apparentemente slegati l’uno dall’altro che per il Comitato Parchi hanno invece un filo in comune: la “malamministrazione”.
«Due i casi che ci stanno particolarmente a cuore – afferma l’avvocato Corrado V. Giuliano -, entrambi radicati in istituzioni chiamate a gestire la tutela dell’altra gamba della nostra economia: la gestione ambientale e quella dei beni culturali. Il rinnovo del commissario straordinario dell’ex Provincia di Siracusa e lo stato di “sospensione dall’incarico” della soprintendente Beatrice Basile, per la quale l’Assessorato, dopo una incomprensibile accelerazione agostana, non ha ancora definito l’istruttoria avviata.
La città di Siracusa subisce insieme un doppio danno istituzionale. Due casi di illegalità manifesta e non sanata.
Il presidente Crocetta ha riconfermato alla carica di commissario straordinario della Provincia di Siracusa l’ex colonnello della Guardia di Finanza, Mario Ortello (baby pensionato a 51 anni), un ex ufficiale delle forze armate, che già non possedeva i titoli per la prima nomina a commissario straordinario, tenuto conto che l’art. 145 dell’OREL stabilisce che possono essere a ciò nominati i funzionari direttivi del Servizio ispettivo dell’Assessorato delle autonomie locali, ovvero i dirigenti, aventi professionalità amministrative, dell’Amministrazione della Regione o dello Stato in servizio o in quiescenza.
Mario Ortello – continua l’avvocato Giuliano – è inquadrato nei ruoli militari e non civili dello Stato, status disciplinato dal D. Lgs n. 66/2010 (Codice dell’ordinamento militare) e non dall’ordinamento della dirigenza civile/amministrativa dello Stato
Oggi il commissario nominato non possiede neppure lo status e la professionalità amministrativa richiesti dall’OREL visto che dal suo stesso sito privato si ricava che dal 2009, cioè dalla pensione, svolge l’attività di revisore dei conti e consulente commerciale e legale a Milano; inoltre, dal 2013, è procuratore di giocatori di calcio, titolo rilasciato dalla FIGC.
Il commissario Ortello, in quanto libero professionista in piena attività lavorativa, è incompatibile con la funzione di Commissario di ente locale, che è attività strettamente amministrativa e non politica, da esercitarsi pertanto in via esclusiva.
Oggi sopraggiunge un nuovo impedimento formale alla ri-nomina. Infatti, in virtù del Decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, cosiddetto “Decreto Madia” recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”, convertito in Legge 11 agosto 2014, n. 114, è fatto divieto di assegnare incarichi dirigenziali a lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza. I pensionati, dunque, non potranno più ricevere incarichi dirigenziali negli enti pubblici, inclusa la Provincia.
Ci aspettiamo, dunque – chiude questa prima parte il presidente del Comitato Parchi -, che Mario Ortello rinunci alla nomina o, in alternativa, che il Presidente Crocetta revochi immediatamente l’incarico conferito».
Sin qui, senza mezze parole, l’opinione del Comitato parchi di Siracusa sulla vicenda del “veloce” rinnovo dell’incarico al commissario Ortello da parte del presidente della Regione. L’altra questione sollevata è relativa alla tanto discussa vicenda della Soprintendenza di Siracusa, o quanto meno, all’incarico ad una dirigente, Beatrice Basile, che da più parti viene definita capace e attenta ai problemi del territorio.
«Da agosto Beatrice Basile, rimossa in via cautelare senza alcuna contestazione seria dal ruolo di soprintendente e sostituita da altro dirigente – riprende Corrado V. Giuliano -, è stata posta in condizione di abbandonare tutte le attività e le iniziative avviate con grande professionalità ed impegno. Non si è più potuta occupare dell’iter di approvazione del Piano paesistico provinciale e di istituzione del Parco archeologico di Siracusa, dell’attuazione del Piano di gestione Unesco, del controllo delle scelte cittadine relative alla revisione del Piano regolatore generale, del rinnovo del Piano particolareggiato di Ortigia. Non si è più potuta occupare di scelte importanti riguardanti il futuro del Porto grande di Siracusa interessato dal nuovo progetto di porto turistico Spero e dalla istituenda riserva naturale della Pillirina.
La sostituzione di Beatrice Basile, peraltro, è stata operata incaricando un dirigente che ha in corso un procedimento penale per illeciti edilizi. Non vi poteva essere scelta più inopportuna.
La gravità dei due casi denunciati impone una revisione delle scelte operate, la revoca del commissario della ex Provincia regionale di Siracusa perché in difetto dei requisiti voluti dalla legge, la sollecita definizione del procedimento che riguarda la Soprintendenza di Siracusa che non può restare a lungo priva di una figura dirigenziale di rilievo.
Al presidente – conclude il Comitato Parchi – si chiede una particolare attenzione al caso Siracusa che egli stesso, con queste due scelte di palese mala amministrazione, contribuisce a rendere particolarmente critico».