SIRACUSA – A 20 anni di distanza, 11 luglio 1995 – 11 luglio 2015, il Gruppo Italia 85 di Amnesty International ricorderà con una veglia alle ore 19 nella sede Arci di Piazza Santa Lucia a Siracusa, le 8000 persone uccise nel genocidio di Srebrenica.
Le loro famiglie stanno ancora aspettando giustizia e riparazione, mentre presunti responsabili continuano a vivere nelle stesse comunità delle loro vittime e dei loro familiari.
Migliaia di musulmani bosniaci furono uccisi l’11 luglio 1995 da parte delle truppe serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladić, con l’appoggio dei gruppi paramilitari guidati da Željko Ražnatović, nella zona protetta di Srebrenica che si trovava al momento sotto la tutela delle Nazioni Unite.
La guerra terminò quasi vent’anni fa, nel dicembre 1995, eppure più di 8000 persone risultano ancora scomparse nel paese a causa della guerra, come si trattasse di un “altro” massacro di Srebrenica.
Per questo Amnesty International ha deciso di attivarsi e ricordare il massacro, oltre che raccontare delle fosse comuni e dei criminali di guerra, per sottolineare la mancanza di qualsiasi forma di riparazione per le vittime
Sempre l’11 luglio alle ore 19 nella sede dell’Arci di Piazza Santa Lucia, l’Associazione Culturale Italo-Araba di Siracusa e il Gruppo Italia 85 di Amnesty International daranno vita ad una “Conversazione su Ramallah” con testimonianze di Maurizio Calabrese e Omar Ibeid.