Siracusa – Sarà una società spagnola, la “Depuracion de aguas del Mediterraneo”, in raggruppamento temporaneo d’impresa con due imprese romane, la Ligean e la Onda, a gestire il servizio idrico integrato dei Comuni di Siracusa e di Solarino. La scelta è fatta e i due Comuni affidano ad una impresa privata, soggetta ad un bando e a tariffe decise dal pubblico, il futuro dei loro impianti, con l’assorbimento di ben 85 ex lavoratori Sai 8 (con priorità per gli ex Sogeas) rimasti senza lavoro dopo il fallimento dell’ex gestore dell’acqua in provincia di Siracusa.
La società spagnola si è aggiudicata la gara per un anno, mediante procedura negoziata, con un ribasso dello 0,5333, e la sua è stata l’unica offerta presentata, considerato che le altre due concorrenti, Severn Trent Italia e Acquereggine, infatti, non hanno partecipato.
L’importo della concessione, a base di gara, era di 16 milioni 527 mila euro l’anno, coincidente con i ricavi stimati comprensivi della quota tariffaria per la somministrazione, fognatura e depurazione, per un volume di acqua fatturabile pari a circa 9 milioni e 800 metri cubi.
Dunque, per un anno, ma la gestione può essere rinnovata fino a un massimo di altri due successivi, il servizio, che dovrebbe iniziare tra un mese, non appena concluse le procedure di controllo della documentazione, i siracusani ed i solarinesi parleranno spagnolo e, stando a quanto prospettato dai sindaci dei due Comuni, Giancarlo Garozzo e Sebastiano Scorpo, potrebbero anche farlo con “my gusto”.
Il ribasso proposto dagli spagnoli, infatti, dovrebbe permettere l’applicazione di tariffe ulteriormente ribassate rispetto a quelle già previste nel capitolato di gara, e ancora più basse rispetto a quelle praticate dall’uscente Sai8 che, come si ricorderà, è fallita, con strascichi anche giudiziari, dopo le polemiche e le battaglie dei Comuni per tornare all’acqua pubblica.
La vincitrice, inoltre, non potrà cedere la gestione ad altri e dovrà assorbire, come detto, 85 lavoratori dell’ex Sai 8, dando priorità agli ex Sogeas, la società anch’essa fallita, che una volta apparteneva al Comune di Siracusa, e che con Saccecav diede vita a Sai 8 e a tutta la vicenda della gestione privata dell’acqua nel siracusano.
«Si chiude una fase emergenziale – ha dichiarato il sindaco Giancarlo Garozzo -, che dura dal 19 giugno, durante la quale i servizi di erogazione dell’acqua e di smaltimento dei reflui sono stati non solo assicurati ma per certi versi anche migliorati. Adesso se ne apre un’altra che sarà sicuramente più stabile e che ci porterà alla gestione pubblica dell’acqua. Devo ringraziare quanti finora hanno permesso e permetteranno, nella fase transitoria, il regolare svolgimento del servizio: dalla puntuale erogazione dell’acqua al corretto smaltimento dei reflui, dai turni emergenziali cui sono stati costretti i lavoratori alla celerità dei servizi erogati, dalla segnalazione e risoluzione dei guasti ai nuovi allacciamenti posso affermare che l’esame è stato sicuramente superato. Adesso occorre fare in fretta ma sono soddisfatto per il lavoro fin qui fatto ed ottimista per quello che ci attende nel breve, medio e lungo termine».