
SIRACUSA – La Regione torna a sostenere, con l’impegno di un milione e mezzo di euro, la difesa del patrimonio genetico zootecnico siciliano.
Il provvedimento, che recepisce, secondo il deputato regionale siracusano del Nuovo Centrodestra, Vincenzo Vinciullo, un suo emendamento, è stato pubblicato con Circolare Esplicativa dell’art. 43 della Legge Regionale 7 maggio 2015, n.9.
«Il mio emendamento infatti – sottolinea l’attuale presidente della Commissione Bilancio e Programmazione dell’Ars – concede aiuti in conto capitale fino a un massimo del 25% del costo del capo a tutti coloro i quali acquisteranno bovini, bufalini, ovini, caprini, suini, equini ed asini. Il contributo non solo viene dato per favorire l’acquisto di capi di particolare pregio, ma serve anche a consentire l’acquisto delle razze autoctone siciliane in pericolo di estinzione, ad esempio della vacca modicana, della pecora barbaresca siciliana, della pecora comisana, della capra girgentana, della capra argentana dell’Etna, della messinese, del suino nero siciliano, del sanfratellano, dell’asino ragusano e dell’asino pantesco».
Beneficiari della contribuzione sono gli allevatori singoli o associati, le cui aziende ricadono nel territorio regionale, in possesso della qualifica di allevamento sottoposto ai controlli e iscritti al libro genealogico, ovvero gli allevamenti, anche non sottoposti ai controlli, che si impegnano però ad attivare entro 30 giorni le procedure di adesione ai controlli funzionali ufficiali ai fini dell’iscrizione al libro genealogico o al registro anagrafico dell’allevamento.
I riproduttori, sia maschi che femmine, per 3 anni non potranno essere ceduti.
«Sono soddisfatto – conclude l’on. Vinciullo – perché da anni sostenevo la necessità di un simile provvedimento e da anni nessuno credeva nella possibilità di poter conseguire questo risultato, anche perché tutti criticavano questo mio orientamento in quanto sostenevano che sarebbe stato annullato dal Consiglio dei Ministri, cosa che non è avvenuta. Adesso, finalmente, la Circolare e non posso non essere soddisfatto del risultato ottenuto».






