
SIRACUSA – Come si diceva nell’articolo che riporta le dichiarazioni del segretario del Pd, Alessio Lo Giudice, sulle recenti inchieste che stanno coinvolgendo consiglieri comunali e dirigenti del Comune di Siracusa, per interessi nella gestione di servizi e campagne denigratorie nei confronti di chi denuncia, interviene il portavoce di “Progetto Siracusa”, Ezechia Paolo Reale, candidato a sindaco per il centrodestra nelle amministrative vinte da Garozzo, e vice coordinatore regionale di “Sicilia Democratica per le Riforme”.
«La cronaca giudiziaria di questi giorni – dichiara Reale – restituisce un’immagine delle istituzioni di Siracusa talmente degradata che stentiamo a credere possa trattarsi della nostra città. Noi abbiamo negli occhi e nel cuore un’idea totalmente diversa di Siracusa. Distante da piccole e grandi furbizie, ruberie varie, violenza fisica e verbale. I singoli episodi e le singole responsabilità saranno accertate dall’Autorità Giudiziaria ma dell’immagine deformata e deformante, che fa vergognare di essere cittadini di Siracusa, qualcuno deve avere il coraggio di assumersi la responsabilità. Bene fa il sindaco a difendere gli uomini della sua maggioranza e ad invocare prudenza sull’esito dei processi. I siracusani hanno ampiamente dimostrato di essere più che pazienti. Fino a quando un amministratore che voglia dirsi capace e responsabile può limitarsi ad aspettare passivamente i provvedimenti della magistratura che riguardano uomini e donne delle cui azioni lui ha la piena responsabilità politica? Quanto deve allungarsi l’elenco dei primati negativi di Siracusa e delle cadute di dignità macroscopiche prima di porre un rimedio a guasti che di giorno in giorno diventano sempre più irreparabili?»
Questi gli interrogativi che Ezechia Paolo Reale pone a voce alta, senza mancare di criticare l’unico intervento che su questa vicenda la città ha registrato, quello altrettanto “prudente” del segretario provinciale del Partito Democratico, Alessio Lo Giudice, mentre tutto attorno la coltre di silenzio diventa sempre più spessa.
«In tutto questo – riprende Ezechia Paolo Reale -, il nuovo segretario provinciale del Pd non ha trovato altra linea di difesa del suo partito se non quella che le indagini in corso riguarderebbero guasti sorti durante le precedenti amministrazioni e creati da persone elette nel centro destra. Così dicendo dimostra di essere giovane solo anagraficamente ma già vecchio nel pensiero e nell’agire: evidentemente crede che i siracusani abbiano memoria cortissima o scarsa intelligenza. Ma non è così. Farebbe bene a contare quanti tra gli attuali consiglieri comunali, oggi fedelissimi del sindaco Pd ed eletti nelle liste che lo hanno supportato, hanno ricoperto in precedenza incarichi con il centro destra. Sarebbe sorpreso lui, non noi, nel rendersi conto che sono talmente tanti che senza di loro il sindaco non avrebbe più maggioranza. Sia quindi meno sprezzante sul punto e, se è troppo giovane per ricordare, siamo disponibili ad aiutarlo a contarli nominativamente. Tutti sanno che i consiglieri a vario titolo coinvolti nelle vicende giudiziarie fanno oggi parte della maggioranza che sostiene il sindaco e che tre di essi lo hanno appoggiato, con i loro partiti di centro destra, sin dal ballottaggio. Ed anzi uno di essi addirittura è l’attuale presidente del Consiglio comunale. E proprio a lui – conclude Reale – rivolgiamo un invito pressante: “signor presidente, già più volte, in particolare con il nostro consigliere comunale Salvo Sorbello, le abbiamo rivolto l’invito a rassegnare le sue dimissioni, anche con riferimento al ruolo primario da lei avuto in gettonopoli. Ora è suo obbligo morale, per amore della città, lasciare subito il Consiglio Comunale».