Un Siracusa inarrestabile piega 5-1 la Gelbison al De Simone. In campo anche Mascara dopo 40 giorni di assenza

Andrea Sottil
Andrea Sottil

SIRACUSA – Inarrestabile la corsa del Siracusa sotto la guida di Andrea Sottil. Gli azzurri tornano al successo con cinque reti alla malcapitata Gelbison, travolta al De Simone con il punteggio di 5-1.

Città di Siracusa: Viola, Orefice, Santamaria, Baiocco, Vindigni, Chiavaro, Sibilli, Spinelli (86’ Mascara), Crocetti (74’ Testardi), Longoni (82’ Figura), Dezai. A disposizione: Evola, Giordano, Rizzo, Figura, Barbiero, Mascara, Testardi, Monterosso, Gallo. All: Sottil.

Gelbison: Di Filippo, Marmoro, Parisi, Manzillo (77’ Monzo), Criscuolo, Consiglio, Santonicola (46’ Passaro), Cammarota De Luca, Rabbeni, Mejri (58’ Albino). A disposizione: Spicuzza, Giordano, Monzo, Cresciullo, Anzalone, Albino, Passaro, Iorio, Ferrara. All. Lo Garzo.

Arbitro: Miniutti di Maniago. Assistenti: Paglianiti di Vibo Valentia e Cortese di Vibo Valentia.

Reti : 22’ e 25’ Crocetti, 40’ De Luca, 67’ Longoni su rigore, 70’ Dezai, 76’ Testardi.    

Angoli: 4-2 per il Città di Siracusa

Ammoniti: Passaro, Criscuolo, Orefice

Per la gara contro la formazione dell’ex azzurro Lo Garzo, Sottil ridisegna la squadra con l’ingresso di Longoni dal primo minuto, mentre si rivede in panchina dopo oltre 40 giorni  Peppe Mascara. Assenti Napoli, Palermo e Catania.

Città di Siracusa pericoloso già al 4’ con una bella combinazione Longoni-Crocetti  sventata da Di Filippo. Non è da meno Viola che, al 6’ è chiamato in causa da Manzillo con una velenosa conclusione da oltre 30 metri.

I campani si difendono ma non disdegnano di farsi vivi con veloci ripartenze. Al 10’ tambureggiante azione degli azzurri con la difesa della  Gelbison che si salva in extremis. Si gioca su buoni ritmi e al 12’ Viola   fa correre un forte brivido ai tifosi siracusani, neutralizzando in due tempi un tiro di Cammarota.

Manovra poco fluida per gli uomini di Sottil che non riescono a fare breccia nella munita retroguardia rossoblù. Al 19’ su cross di Spinelli, Crocetti ha la palla del vantaggio, ma impatta male di testa e fallisce una buona occasione.

Tre minuti l’attaccante fiorentino si rifà, quando su assist di Longoni, mette dentro senza problemi. E ancora altri tre minuti e Crocetti concede il bis, su assist di Orefice, stoppa la palla con il petto e di sinistro trafigge Di Filippo.

Sulle ali dell’entusiasmo gli azzurri cominciano a sciorinare buone giocate, sfruttando, ovviamente gli spazi creatasi.

Gli ospiti avvertono il doppio colpo e non riescono ad imbastire azioni degne di note. Ma arriva puntuale la topica difensiva dei locali che riapre il match e che consente a De Luca di andare a rete al 40’. In pieno recupero Longoni spreca la palla del 3-1.

Nella ripresa Lo Garzo inserisce Passaro in luogo di Santonicola, mentre Sottil ripropone lo stesso undici. Al 48’ Crocetti su cross di Baiocco, in sforbiciata, si esibisce in bello stile con la palla che termina di poco a lato.

Al 50’ un tiro di Cammarota sfugge dalle mani di Viola, gli azzurri si salvano in angolo. I campani, malgrado lo svantaggio, non si scoprono, rimanendo sempre insidiosi nelle ripartenze.

Gli azzurri finalmente chiudono i conti al 67’. Bella combinazione Crocetti – Longoni con l’argentino che viene atterrato. Lo stesso numero 10 realizza il penalty.

Tre minuti dopo è la volta di Dezai che lanciato da Sibilli fa poker.

Al 72’ prodigioso intervento di Di Filippo che nega la tripletta a Crocetti. Quest’ultimo lascia il posto a Testardi che sigla al 76’ la rete numero 5.

Nella passerella finale c’è spazio anche per Simone Figura e Peppe Mascara. Il capitano sfiora addirittura il gol al 90’.

Esame superato a pieni voti, adesso testa al Due Torri.

«Onestamente credo che non ci sia stata mai partitaammette il tecnico del Siracusa Sottili primi 30 minuti sono stati i migliori della mia gestione. Nel primo tempo dovevamo chiuderlo con un vantaggio maggiore, invece siamo stati ingenui a subire un gol evitabile. Nel secondo tempo c’è stato, obiettivamente, un eccesso di nervosismo, loro si chiudevano e ripartivano, quando abbiamo trovato lucidità in due minuti abbiamo fatto due reti. Dobbiamo essere più cinici, stiamo lavorando per questo. Il ritorno di Mascara mi ha fatto molto piacere, è rientrato dopo 40 giorni, dobbiamo recuperarlo per gradi. Era giusto che riassaporasse il gusto di giocare e annusare l’erba del terreno di gioco».

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