
SIRACUSA – Sull’approvazione da parte della Camera della Commissione sulla morte del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto nell’agosto del 1999 all’interno della caserma della Folgore, la Gamerra di Pisa, richiesta e proposta dai parlamentari siracusani del Pd, Sofia Amoddio e Pippo Zappulla, ma votata da tutti i gruppi parlamentari con la sola astensione della Lega, intervengono i deputato siciliani del Movimento 5 Stelle, la rosolinese Maria Marzana, e Gianluca Rizzo (siracusano di nascita).
«Con la costituzione della Commissione Parlamentare d’inchiesta – ha dichiarato l’on. Marzana – si apre una fase nuova per fare luce sui tanti aspetti irrisolti intorno alla tragica morte di Emanuele Scieri, oltre che si rimette lo Stato dinnanzi alle proprie responsabilità nei confronti di un suo cittadino e servitore».
Verità e giustizia sono, dunque, per la parlamentare stellata elementi irrinunciabili per il futuro del Paese. Verità e giustizia sono le due vie da percorrere per rompere il muro di omertà che qualcuno ha tentato di costruire intorno alla morte di Lele Scieri ai piedi della torre per asciugare i paracaduti.
«Dopo 16 anni finalmente la Camera dei Deputati ha approvato la legge che istituisce la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla vicenda – aggiungono Maria Marzana e il collega Gianluca Rizzo -, un atto che il M5S chiede fin dai primi giorni di insediamento in Parlamento e che ora ci auguriamo apra un percorso di luce e trasparenza su una vicenda drammatica che macchia l’integrità morale delle nostre forze armate. Auspichiamo – concludono i due deputati siciliani – che la Commissione, in forza dei suoi poteri costituzionali, stabilisca finalmente la dinamica dei fatti al fine di raccogliere gli elementi utili all’identificazione dei responsabili. Lo dobbiamo ai cari e alla famiglia di Emanuele, a chi ancora oggi come noi cerca verità e, soprattutto, giustizia».