Non offese gli amministratori di Avola su Facebook l’ispettore Giglio, il giudice del lavoro gli da ragione

Il segretario nazionale Silpol, Nello Russo
Il segretario nazionale Silpol, Nello Russo

Avola“Dichiarazione di illegittimità della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio e dallo stipendio. Sospensione immediata dell’esecuzione della sanzione e cancellazione della stessa sanzione dal fascicolo personale del dipendente”.

È quanto ha decretato il giudice del lavoro di Siracusa, accogliendo integralmente il ricorso presentato dal dipendente del Comune di Avola, l’ispettore capo di Polizia Municipale, Antonino Giglio, iscritto al sindacato di categoria Silpol, che si era visto infliggere dal Collegio di Disciplina del suo Comune la sospensione dal servizio e dallo stipendio per ben undici giorni.

La vicenda disciplinare, che in ambito cittadino ha tenuto banco per buona parte della scorsa stagione estiva sia sulla stampa locale che nei social network, era incentrata su un commento che il dipendente comunale aveva postato il 9 luglio scorso su Facebook dal proprio smartphone, durante l’orario di servizio, nel corso di una discussione tra amministratori attuali e del passato.

Per tale commento, ritenuto dagli attuali amministratori dal contenuto particolarmente irriverente e quindi dannoso per l’immagine della stessa Amministrazione, venne istruita una pratica di provvedimento disciplinare che, stante la presunta gravità del fatto, approdò al Consiglio di Disciplina istituito in seno al Comune.

All’ispettore Giglio, con riferimento all’art. 25 comma 4° del Contratto Nazionale di Lavoro, vennero così contestati: l’inosservanza alle disposizioni di servizio, la condotta non conforme a principi di correttezza verso superiori, verso dipendenti o verso il pubblico, nonché la negligenza nei compiti assegnati; di conseguenza l’organo collegiale comunale dispose l’irrogazione della pesante sanzione di undici giorni di sospensione dal servizio e dallo stipendio a carico del dipendente. Contro il provvedimento, però, l’ispettore Giglio presentò ricorso presso il Tribunale di Siracusa, Sezione Lavoro.

E così, stando alla sentenza, diversa è stata la valutazione del giudice, il quale, con ordinanza del 2 novembre, ha di fatto ridimensionato quanto contestato al dipendente, ritenendo il commento del Giglio non offensivo, ma volto piuttosto a salvaguardare l’immagine del Comune, dopo che altri utenti avevano pesantemente apostrofato gli amministratori, che partecipavano al dibattito telematico.

Il giudice quindi, accogliendo totalmente il ricorso dell’ispettore Giglio, ha annullato, dichiarandola illegittima oltre che sproporzionata, la sanzione inflitta dal Collegio di Disciplina del Comune di Avola. Quest’ultimo è stato altresì condannato a corrispondere le spese legali.

«Nel rinnovare la massima solidarietà al collega Antonino Giglio – si legge in una nota sindacale – il Silpol ed il segretario nazionale Nello Russo auspicano che situazioni del genere non vengano più a verificarsi e dichiarano di essere pronti a sostenere la lotta per i diritti contrattuali e la democrazia nei luoghi di lavoro».

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