
SIRACUSA – La consigliera comunale di Siracusa autosospesasi dal Pd, Simona Princiotta, torna alla carica dell’amministrazione Garozzo e della sua maggioranza di centrosinistra.
Al centro della nuova denuncia della Princiotta, c’è la recente delibera del Consiglio comunale di approvazione del bilancio di previsione del 2015, avvenuto come si ricorderà la settimana scorsa.
«La delibera del bilancio è nulla. Il bilancio, pertanto, deve tornate immediatamente in aula». Sono queste le parole di Simona Princiotta, che sottolinea come l’approvazione dello strumento finanziario, seppur in forte ritardo, in pratica ad anno già concluso, risulti nulla, citando l’obbligo di pubblicazione atti come previsto dalla legge regionale 11/2015.
«L’articolo 6, obbligo di pubblicazione di atti nel sito internet – sottolinea la Princiotta – recita al comma 1: “Fermi restando gli obblighi di pubblicità e trasparenza previsti dalla disciplina statale, è fatto obbligo alle Amministrazioni comunali, ai Liberi Consorzi comunali nonché alle Unioni di Comuni, fatte salve le disposizioni a tutela della privacy, di pubblicare per estratto nei rispettivi siti internet, entro sette giorni dalla loro emanazione, tutti gli atti deliberativi adottati dalla Giunta e dal Consiglio e le determinazioni sindacali e dirigenziali nonché le ordinanze, ai fini di pubblicità notizia. Le delibere della Giunta e del Consiglio comunale rese immediatamente esecutive sono pubblicate entro tre giorni dall’approvazione. In caso di mancato rispetto dei suddetti termini l’atto è nullo”.
Al comma 2 – continua ancora la consigliera comunale – viene riportata la seguente dicitura: “Fermi restando gli obblighi di pubblicità e trasparenza previsti dalla disciplina statale, è fatto obbligo alle aziende pubbliche ex municipalizzate di pubblicare nei rispettivi siti internet tutti gli atti adottati dal Consiglio di amministrazione e le determinazioni presidenziali e dirigenziali, entro i termini di cui al comma 1”. L’approvazione del bilancio, ad oggi, non è ancora stata resa pubblica rendendolo invalidato e sottolineando, ancora una volta la superficialità di questa amministrazione. Viene da chiedersi se tale gesto sia stato fatto erroneamente o in mala fede per far sciogliere il consiglio comunale e permettere, quindi, a Garozzo di correre da solo. La richiesta è quella che il bilancio, alla luce di quanto detto, torni immediatamente in aula per essere rivotato. Si tratta di una delibera immediatamente esecutiva.
Non è sufficiente la pubblicazione di uno stralcio – conclude Simona Princiotta – ma va pubblicata per intero. Elemento indispensabile per la pubblicazione è la firma del consigliere più anziano presente. Non essendoci la firma, che in quella seduta doveva essere quella di Sorbello, è impossibile che tale delibera sia stata pubblicata».