Nel Pd siracusano mentre infuria la “bufera” per l’arrivo di Basso, da Carlentini sbarca la consigliera Catia Raiti ex Udc

Nel riquadro Catia Raiti
Nel riquadro Catia Raiti

CARLENTINI – Sarà frutto del recente e “polemico” passaggio nel partito Democratico del sindaco di Carlentini, Pippo Basso, o dei “cuffariani“, come  ha affermato il loro fondatore e padre spirituale, l’ex governatore Totò Cuffaro, ed ecco che il gruppo consiliare del partito di Renzi, sempre a Carlentini, si ritrova un consigliere comunale in più.

Si tratta di Catia Raiti, 42 anni, sino ad ieri nel gruppo Udc.

Una nuova adesione, quando ancora le “rumorose” polemiche sull’adesione di Pippo Basso sono “carne viva” all’interno del gruppo dirigente provinciale del Pd siracusano, che su questo, dopo una lunga e travagliata riconquista della pace e dell’armonia interna, anche attraverso una condivisione millimetrata dei pani e degli incarichi,  potrebbe tornare ad una nuova divisione.

Questo, almeno, il tono e il tenore delle dichiarazioni stampa di questi giorni da parte di tutti gli autorevoli dirigenti di area renziana e dem (dai parlamentari, ai vice segretari, ai sindaci, ai dirigenti regionali, e così via) nei confronti dei colleghi riformisti, con in testa il segretario provinciale, Alessio Lo Giudice, e quello regionale, Fausto Raciti, colpevoli, a loro dire, di aver gestito la “questione” Basso da soli, senza informare le altre parti.

E in un gruppo dirigente “teso”, pronto sempre alle armi gli uni contro gli altri, com’è quello del Pd siracusano, evidentemente questa “cattiveria” sarà stata interpretata, in vista di importanti scadenze elettorali quali sono le amministrative a Lentini (si vota anche a Noto, Sortino, Ferla), come una dichiarazione di guerra, visto che si è arrivati a chiedere la testa del segretario provinciale Lo Giudice, che tutte le anime hanno voluto nella fase di riappacificazione.

Possibilmente, dopo questo sfogo ed essersi mostrati i muscoli, tutto tornerà come prima e si continuerà a seguire il percorso tracciato al momento dell’elezione di Lo Giudice, sta di fatto che in questi giorni in casa Pd, l’aria appare irrespirabile.

Questo il clima che la nuova entrata a Carlentini, Catia Raiti, trova, anche se, a sentire le sue dichiarazioni, non sembra proprio esserne preoccupata.

«Ho condiviso i principi fondativi del Partito Democraticoha dichiarato la  Raiti -. E ho apprezzato la spinta innovativa che sta dando all’azione del governo il premier Matteo Renzi. Auspico di poter collaborare fattivamente con il partito e l’intero gruppo consiliare per rendere un contributo positivo, come mi sono prefissa di fare dall’inizio del mandato sino ad oggi, all’intera comunità carlentinese. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino e mi hanno seguito in questa scelta e i dirigenti provinciali e locali del partito che mi hanno confortato e hanno sostenuto la mia decisione. Continuerò ad essere, come sono sempre stata, punto di riferimento per quanti credono in una politica onesta al servizio dei cittadini».

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