
NOTO – Consumata la rottura con il Partito Democratico e con il sindaco Corrado Bonfanti, e dato vita ad un movimento alternativo, Passione Civile, come già si prospettava al momento della separazione, l’ex vice sindaco della città barocca, Cettina Raudino, sarà in corsa per la carica di sindaco.
La decisione, come detto, quale conseguenza della rottura, anche del consigliere Aldo Tiralongo, col Pd, che invece sosterà Bonfanti, nasce in particolare dalla non condivisione delle scelte politiche e di coalizione del loro ex partito. Tra i componenti di “Passione Civile”, oltre alla Raudino e Tiralongo, anche Vincenzo Spadaro, nel ruolo di coordinatore, e Niccolò Salvia, in quello di portavoce.
Una candidatura del tutto alternativa, “libera”, come la definisce la stessa Raudino, all’insegna di un cambiamento necessario nel tessuto sociale netino, che pone al centro la legalità e la buona politica.
«Il passato è alle spalle, si scrive una pagina nuova – afferma Cettina Raudino -. Sono serena e convinta della scelta che faccio; si tratta di un percorso nuovo di coerenza e libertà, condiviso con i compagni di viaggio di Passione Civile con i quali vi sono affinità e valori forti per dare con coraggio alla città un contributo ben riconoscibile e netto, un forte segnale di cambiamento privo di compromessi. Passione Civile scende in campo per fare largo ai giovani, all’innovazione sociale, all’onestà e alle competenze, per ricostruire il tessuto cittadino mettendo al centro la legalità e le relazioni umane, per dare speranza a chi, disorientato e confuso, vuole credere ancora alla buona politica. Non ci rassegniamo – continua l’ex vice sindaco di Noto – ad una politica orfana di ideali e slanci. Siamo convinti che osare sia oggi la sola carta da giocare per il bene dei cittadini. Nel nostro programma grande rilievo ha la Carta di Pisa, codice etico comportamentale destinato agli amministratori pubblici per contrastare corruzione e illegalità, e l’adozione dello strumento di Partecipazione Popolare che garantisce al cittadino l’affrancamento dalla politica clientelare e l’esercizio di diritti democratici che lo rendono attivo e consapevole, protagonista nei processi decisionali della comunità. Mi auguro – conclude Cettina Raudino – che sia una competizione corretta e stimolante in cui ognuno di noi possa dare il meglio di sé con eleganza e rispetto dell’avversario. La posta in palio è uno straordinario tesoro di cui prendersi cura, custodire, valorizzare e tramandare: Noto».
Cettina Raudino sottolinea troppe volte, nel suo intervento, l’esigenza di “trasparenza” e il contrasto a “corruzione e illegalità”, insieme alla “partecipazione popolare”, principi ovvi per chi vuole assumere l’incarico di gestire la cosa pubblica.
Aggiungendo a questi obiettivi, che rappresentano l’ossatura del suo programma e della lista che la sosterà, anche i temi a lei cari in questi anni di esperienza amministrativa: una maggiore attenzione alle periferie e ai cittadini, la riorganizzazione della macchina comunale, e la ricerca di nuove forme di occupazione.
Partendo da un modello di sviluppo che guarda al sistema dei beni culturali a marchio Unesco, e Noto, come si ricorderà, è patrimonio dell’umanità; all’indotto del turismo non di massa; alla valorizzazione dei siti naturali e alla tutela del paesaggio e dell’ambiente; alla lotta all’abusivismo; e al sostegno all’imprenditorialità etica che sposa questo modello di sviluppo.
Viste le forze in campo, quello di Cettina Raudino e del suo giovane movimento appare sempre più un atto di coraggio, e nello stesso tempo d’amore per la propria città. Non sarà facile stare al fianco di Corrado Bonfanti, ma ancora più difficile diventarne antagonisti.
Una partita, le cui sorti naturalmente sono poste nelle mani dei cittadini di Noto.