
Siracusa – Approvato lo strumento finanziario, sebbene ormai a fine anno, quasi fosse un consuntivo, così come hanno fatto quasi tutti i Comuni isolani a causa delle decisioni assunte a livello regionale e nazionale sui tagli, in particolare al sociale (la Regione ha ridotto ad un terzo i finanziamenti della legge 328), nonostante la particolarità della crisi vissuta dalle famiglie, e sulle tassazioni che interessano proprio le cifre da quantizzare e inserire in Bilancio, il Comune di Siracusa e il sindaco Giancarlo Garozzo provano a guardare avanti.
«Questo strumento finanziario – afferma Garozzo dopo la maratona di ieri – è il primo che porta per intero l’impronta della nostra Amministrazione e gli elementi novità, data la situazione finanziaria complessiva del Paese, sono evidenti. A partire dalla spesa sociale, che pesa nel nostro bilancio per 24,8 milioni, con un incremento di 600 mila euro rispetto al 2013 e di 1,1 milioni sul 2012. Evidenzio questo dato perché proprio sui temi sociali, non senza demagogia, si sono concentrati la quasi totalità degli emendamenti respinti. Nessuna Amministrazione, da molti anni a questa parte, ha fatto tanto e per noi è un punto di orgoglio. Quello della Politiche sociali è il settore che ha avuto il maggior incremento di risorse. Qualche esempio? Centomila euro per la refezione scolastica, 180 mila per i buoni libro, assenti da anni, altrettanti per confermare gli aiuti alle start-up dello scorso anno. Molti emendamenti presentati – prosegue il sindaco Garozzo – hanno rasentato il ridicolo, sia perché erano privi di copertura finanziaria sia perché erano di importi talmente bassi da essere di insignificante impatto politico. È chiaro che avevano un obiettivo diverso: rallentare i lavori d’aula. Puntavano a innervosire la maggioranza, che invece è rimasta compatta sulla proposta dell’Amministrazione».