
SIRACUSA – Dopo l’arresto avvenuto ieri a Pozzallo del giovane consigliere comunale del Pd di Siracusa, Tony Bonafede, 31 anni, fermato assieme a due complici (Antonio Genova e Salvatore Mauceri) mentre stava per imbarcarsi per Malta con quasi 20 kg di droga (16 kg di marijuana e 3,5 di hashish), l’imbarazzo all’interno del Partito Democratico aretuseo è forte.
Il suo arresto per traffico di droga, questa l’accusa che si ipotizza assieme all’associazione a delinquere (ma saranno i magistrati di Ragusa a stabilirlo nell’udienza di convalida, visto che Bonafede si trova in carcere a Pozzallo), contro quei principi di legalità sempre sostenuti dal partito, avrebbe “ferito” tutto il gruppo dirigente e il gruppo consiliare al Vermexio, per cui ci augura che Bonafede dia subito le dimissioni, per togliere lo stesso Pd dall’imbarazzo, o essere rimosso da un provvedimento del Prefetto.
Il suo posto potrebbero essere ripreso da Marina Zappulla, entrata in Consiglio e poi estromessa da una sentenza del Tar, alle sue spalle Fabio Fazzina.
Questo è anche quello che auspica il segretario provinciale del Pd di Siracusa, Alessio Lo Giudice prendendo subito le distanze dal giovane esponente del suo partito finito in carcere.
«Sulla vicenda relativa all’arresto del consigliere comunale Tony Bonafede – afferma Lo Giudice -, dopo aver adottato i provvedimenti di mia competenza chiamando in causa la Commissione provinciale di garanzia del Partito Democratico di Siracusa, comunico che ho chiesto al presidente Santino Armaro di essere pronto a convocare con urgenza, una volta ricevuto il provvedimento del Prefetto, il Consiglio Comunale di Siracusa per prendere atto delle misure cautelari di restrizione della libertà personale che l’autorità giudiziaria potrà adottare nei confronti di Bonafede. La presa d’atto di tale provvedimento prefettizio dovrà condurre alla sospensione di Bonafede dalla carica di consigliere comunale e alla sostituzione con il primo dei non eletti. In ogni caso – conclude Lo Giudice -, appaiono doverose le immediate dimissioni di Bonafede. Chiedo dunque al consigliere di compiere al più presto questo gesto considerato che la sua condotta lo rende definitivamente incompatibile con il ruolo politico che ha sino ad oggi ricoperto».