Il Siracusa batte la Vigor Lamezia 2-0 e si colloca ad un passo dalla Lega Pro, basta un punto per la festa

Siracusa - Vigor Lamezia
Siracusa – Vigor Lamezia

SIRACUSA – Un punto per la gloria. Il Città di Siracusa  batte  la Vigor Lamezia ma non può ancora festeggiare. La vittoria della Frattese costringerà la squadra di Sottil a fare un punto nell’ultima gara domenica prossima a Rende.

Città di Siracusa: D’Alessandro, Marghi, Dentice, Spinelli, Orefice, Chiavaro, Sibilli, Giordano, Ricciardo (76’ Longoni), Catania (84’ Palermo), Dezai (88’ Gallon). A disposizione: Viola, Santamaria, Palermo, Porcaro, Barbiero, Savanarola, Gallon, Longoni, Arena. All: Sottil

Vigor Lamezia: Marino, Manganaro (67’ Lettieri), Malerba, Guttà (72’ Spanò), Cianci, Itri, Golia, Castellano, Fioretti, Giannusa, Priorelli (61’ Umbaca). A disposizione: Fazzino, Lettieri, Varricchio, Umbaca, Torcasio, Perri, Spanò, Sinopoli. All: Gatto

Arbitro: Severino di Campobasso. Assistenti: Carrelli di Campobasso e Giarratano di Campobasso

Reti: 23’ e 48’ Catania

Ammoniti: Itri, Catania, Malerba, Giordano, Dentice, Chiavaro, Lettieri.

Angoli: 7-0 per il Città di Siracusa.

Grande cornice di pubblico  e splendide coreografie al De Simone per il testa-coda odierno. Sottil è costretto a rinunciare a capitan Baiocco infortunato e Vindignisqualificato. Per il resto Marghi è preferito a Barbiero e Dezai torna dall’inizio.

Ospiti aggressivi e al 6’ Fioretti, scattatto sul filo del fuorigioco, si presenta da solo davanti a D’Alessandro, ma si attarda e permette alla retroguardia azzurra di recuperare.

Scampato il pericolo, il Città di Siracusa prende in mano il pallino delle operazioni e aumenta l’intensità del proprio gioco.  Al 18’ Catania si guadagna una punzione dal limite per un fallo in gioco pericoloso.  Sulla palla Chiavaro, Marghi e Giordano la cuia conlcusione termina di poco a lato. Catania al 21’, su angolo di Giordano, anticipa tutti di testa, palla fuori di un soffio.

Due minuti dopo azzurri in vantaggio. Palla riconquistata da Sibilli che serve Dezai in area , Marino rimedia in qualche modo, poi in mischia è lesto Catania a mettere dentro. Al 33’ proteste biancoverdi per una rete di Castellano servito da Malerba, ma l’assistente del signor Severino aveva segnalato prima la posizione di fuorigioco.

Ancora Catania protagonista al 40’ sempre su angolo di Giordano. Buono il tempismo, non la mira. Brividi in area azzurra al 42’ per una punizione velenosa di Giannusa che non trova i compagni pronti alla deviazione. Dopo due minuti di recupero si va negli spogliatoi con gli azzurri in vantaggio di una rete.

Nella ripresa il Città di Siracusa si ripresenta senza il suo allenatore in panchina allontanato dal direttore di gara nell’intervallo.

Al 48’ Dezai si guadagna una punzione appena fuori area. Giordano mette in mezzo e Catania non si fa  pregare per la sua doppietta personale.

Al  52’ lo stesso numero dieci serve Ricciardo che davanti a Marino spreca una ghiotta occasione. Gli azzurri collezionano angoli  e continuano a pressare alla ricerca della terza rete. Dezai è devastante nel breve, va via al diretto controllore,ma al momento del tiro viene stoppato dal difensore.

Continua il monologo dei padroni di casa, e al 59’ bella conclusione di Ricciardo che chiama in causa ad una difficile parata il portiere lametino.

Al 65’ splendida azione con Marghi, Catania e Dezai protagonisti. Molle la conclusione dell’ivoriano, Tambureggiante  l’offensiva azzurra che ancora con Catania al 66’ sfiorano la terza rete.  E’ sempre  Catania show serve Dezai e ancora una volta il numero nove si fa anticipare.

Girandola di sostituzioni e standing ovation per Catania. Al 90’ numero di Spinelli che in area serve Gallon, pronta la sua conclusione e bravo Marino a distendersi.

Tre minuti di recupero e poi tutti a prendersi  il meritato applauso del popolo azzurro. La testa è già a Rende.

I Commenti

Ad un passo dal suo secondo campionato vinto sul campo con questi coloriAndrea Sottil si presenta in sala stampa e spiega subito ai cronisti le dinamiche legate al suo allontanamento da parte del signor Severino.

«Ho cercato da fare da paciereracconta il tecnico Andrea Sottile spiegare al loro numero due (Manganaro ndr) di non fare gesti poco sportivi verso il pubblico. Anche il loro allenatore lo ha rimproverato. Nel caos collettivo, l’arbitro ha pensato di allontanarmi. Tornando alla gara, penso che questa partita sia stata giocata in maniera molto matura. Ho visto una squadra che sapeva quello che doveva fare.  Abbiamo trovato il gol, poi è arrivato il raddoppio e si potevano  fare anche altre reti. Non abbiamo rischiato nulla, la squadra ha dimostrato di meritarsi la vetta della classifica. Sapevamo che non fosse facile scardinare la loro difesa, nella prima parte abbiamo alzato troppo la palla. All’inizio, forse, abbiamo sentito l’importanza della gara e ho chiesto di giocare palla a terra. La testa è già a Rende ? Il campionato non è finito, da martedì si pensa al prossimo impegno. Loro hanno fatto un’ottima tappa del loro campionato, sono salvi matematicamente. Andremo a fare la nostra partita, consapevoli che dobbiamo fare almeno un punto».

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