Festa a Siracusa con il Settebello che supera la Croazia 14-12 ai rigori e conquista il posto per la superfinal di World League

Italia - Croazia
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SIRACUSA – Applausi e festa ieri sera a Siracusa per il successo del Settebello azzurro sulla Croazia 14-12, ai rigori, per la qualificazione della Superfinal di World League  prenotando così il volo per la Cina. E Siracusa, così come aveva già fatto con la sua squadra di calcio per il ritorno alla lega Pro, si è stretta attorno agli azzurri con oltre 2500 tifosi sugli spalti della “Caldarella” a sostenere la squadra di Sandro Campagna, che alla Cittadella è proprio di casa.

Tra gli azzurri convocati è assente Pietro Figlioli e vanno in tribuna Nicholas Presciutti e Renzuto Iodice. Nella Croazia sono assenti Sukno, Paskvalin, Obradovic e il portiere Pavic. Le altre due europee qualificate, insieme all’Italia, sono la Grecia e la Serbia che hanno vinto rispettivamente i gironi A e B.

Doppio Di Fulvio nel primo tempo, due gol simili, con tiri tesi, prima dalla destra e poi dalla sinistra dello schieramento offensivo. All’inizio non funziona l’uomo in più (0 su 3) ma funziona bene la difesa.

La Croazia segna solo su rigore con il capitano Jokovic per il momentaneo pareggio. Italia avanti 2-1 e sfortunata sulla girata di Presciutti che centra la traversa a 7’52”. Christian è dappertutto: nel secondo periodo dopo 40 secondi interrompe il digiuno in superiorità numerica, passano due minuti e dalla difesa lancia in controfuga Di Fulvio che, però, viene stoppato dal portiere Bijac e infine si va a prendere la sesta espulsione a favore che Icardi non riesce a schiacciare in rete.

Tempesti para il secondo rigore della Croazia (secondo fallo Di Fulvio e ancora al tiro Jokovic) ma non può evitare la doppietta di Petkovic che riaccende i croati. A 15’04 il gol di Loncar vale il primo vantaggio dei campioni olimpici (3-4).

Nel terzo tempo sorpasso azzurro in due minuti e mezzo con Nora e Aicardi e controsorpasso croato negli ultimi due minuti con la doppietta di Setka in superiorità (5-6).

Ultimo periodo ad altissima tensione. Sale il boato del pubblico che accompagna tutte le azioni. Il Settebello non molla, rimane sempre attaccato al match; gioca per vincere ma alla fine guadagna un pareggio che porta ai rigori ma che soprattutto vale il biglietto aereo per la Cina.

Presciutti è sempre nelle azioni principali, segna altri due gol che potevano diventare tre se non avesse sbagliato l’ultima controfuga; Di Fulvio è straripante a 1’35” dalla sirena per il gol che vale il 9-9. Grande spettacolo e grande impresa del settebello, a sottolinearlo gli applausi del pubblico.

Dall’altra parte la Croazia fa di tutto, proteste della panchina comprese, per metterla sulla bagarre. Si va ai rigori con la qualificazione alla Superfinal già acquisita; 5 su 5 dai cinque metri e Tempesti è ancora una volta super a respingere il tiro di Setka. Di Fulvio chiude i conti 14-12.

«Siamo partiti benecommenta a fine gara Sandro Campagna -. Abbiamo giocato male nel secondo prendendo tre gol a uomini pari e un rigore, poi abbiamo sistemato la difesa e infatti siamo andati subito avanti nel terzo. Ci è mancato il +2 che potevamo fare ma quando siamo tornati sotto siamo stati bravi a mantenere la calma, la concentrazione, e alla fine potevamo anche vincere perché abbiamo sbagliato il terzo uno contro zero della partita. I ragazzi devono essere un po’ più freddi, più decisi, quando arrivano sotto porta. La percentuale con l’uomo in più non mi soddisfa. Tolte queste due cose, la squadra ha giocato bene, in difesa soprattutto. Un po’ di difficoltà nel servire al centro ma i difensori della Croazia sono molto forti. Alla fine ne ho messi due in acqua, Bodegas e Aicardi insieme, e infatti siamo andati meglio. Dobbiamo lavorare anche su questo».

 

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