Al Vermexio nessuna decisione sull’area per il nuovo ospedale e Vinciullo, Castagnino e Alota annunciano “azioni eclatanti”

Castagnino, Alota, Vinciullo
Castagnino, Alota, Vinciullo

SIRACUSA – Al Vermexio nessuna decisione da parte della Commissione Urbanistica (che a detta del presidente Trimarchi starebbe ultimando i lavori) sulla scelta dell’area dove dovrà sorgere il nuovo ospedale di Siracusa, nonostante le proposte più volte esternate dai vari gruppo, non ultimo dal Forum Sanità del PD, che indica nell’area dell’ex Onp, il luogo ideale per la struttura sanitaria, che porterebbe anche un notevole risparmio sui costi di acquisizione dei terreni, essendo già di proprietà del Comune.

Il silenzio, nonostante le sollecitazioni fatte in questi mesi ed un prima sciopero della fame intrapreso nell’androne dell’ospedale Umberto I, non piace al deputato regionale Ncd, Vincenzo Vinciullo e ai due consiglieri comunali del gruppo, Salvo Castagnino e Fabio Alota.

Il rischio maggiore, secondo i tre esponenti politici, è la perdita del finanziamento, per cui annunciano “azioni eclatanti”.

«Nonostante gli impegni assunti, nonostante il rischio certo e concreto che si perda il finanziamento per la realizzazione del nuovo Ospedale, la Commissione Urbanistica continua a non decidereaffermano infatti Vinciullo, Castagnino e Alota -. Una vergogna tutta siracusana, una vicenda insopportabile che rischia di condannare la provincia di Siracusa a non avere il proprio ospedale di riferimento.Cosa possiamo fare? È difficile, di fronte all’ignavia, trovare parole che siano in grado di manifestare lo stupore che più di 120 mila cittadini provano nei confronti di questa Amministrazione e della sua maggioranza. Se l’Amministrazione comunale non vuole decidere, se non vuole operare, perché si ostina a rimanere alla guida della città anziché dimettersi? Hanno chiesto ai siracusani il voto e hanno ottenuto la fiducia dei siracusani. Dovevano amministrare nell’interesse della città e non lo fanno, ma quello che è ancora più grave e che si rifiutano perfino di pensare di amministrare. La prossima settimana – concludono Vinciullo, Castagnino e Alota – decideremo il da farsi, con azioni eclatanti, ma è chiaro che questa Amministrazione non può pensare di passare alla storia come quella che ha perso 110 milioni di euro per la costruzione del nuovo ospedale. Secondo noi,hanno una via d’uscita onorevole: quella di dimettersi. Lo facciano al più presto in modo tale che possa essere nominato dalla Regione un commissario per risolvere questo e tutti gli altri problemi ancori irrisolti».

Sin qui, Vinciullo e il gruppo consiliare di riferimento. Immediata la risposta del presidente della Commissione Urbanistica, Tonino Trimarchi, che precisa.

«Come già comunicato all’ On. Vinciullodichiara Trimarchiospite della seduta appena il 27 giugno scorso, la Commissione Urbanistica è in procinto di completare l’iter relativo alla proposta n° 32 del 3 maggio 2016. La Commissione, da poco più di un mese, lavora alla proposta relativa all’allocazione del nuovo ospedale di Siracusa. E’ superfluo sottolineare l’importanza strategica della sua posizione, per cui i consiglieri componenti della Commissione hanno ritenuto opportuno valutare ogni possibile soluzione e coinvolgere tutti gli enti interessati affinchè la scelta fosse la più adatta sotto tutti i punti di vista. Infatti, sono stati auditi in Commissione, oltre lo stesso onorevole Vinciullo, il dottor  Brugaletta, direttore generale dell’ Asp di Siracusa, il dottr  Mateddu e l’ingegnere Cantarella, funzionari dell’Asp, l’architetto Bianchi del Genio Civile di Siracusa, l’architetto Armeri della Soprintendenza ai Beni Culturali, l’avvocato Bianca, dirigente dell’Ufficio Legale del Comune di Siracusa, l’ingegnere Fortunato, dirigente dell’Ufficio Urbanistica e l’architetto Navarra, funzionario del Comune. Ad oggi, avendo completato le audizioni, la Commissione Urbanistica è nelle condizioni di potersi esprimere. Appare inutile sottolineare che – conclude Trimarchi – non possiamo farci sfuggire il finanziamento di tale opera, ma non possiamo neanche essere accusati di non decidere. La scelta deve essere vagliata con la dovuta attenzione, nei modi e nei tempi giusti, e sarà espletata, avendo completato l’iter, entro la prossima settimana. Infine, sentito il presidente del Consiglio Armaro, la proposta sarà trattata in Consiglio comunale entro la metà del mese di luglio. Alla luce di quanto sopra, ci si augura di calmare gli animi, per che l’interesse collettivo non è in discussione, e non c’è dubbio che si lavora per l’interesse della città».

 

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