Emmanuel Chidi Namdi

Emmanuel Chidi Namdi, il migrante ucciso a Fermo da un italiano per difendere la moglie
Emmanuel Chidi Namdi, il migrante ucciso da un italiano a Fermo per difendere la moglie dagli insulti razzisti

Questa storia lascia una immensa tristezza.

Ma l’Italia non è un paese razzista, non lo è mai stato.

Nel nostro paese si respira un clima di odio, che ha pochi precedenti nella storia.

Il primo conflitto, da cui scaturiscono tutti gli altri, a cui dobbiamo mettere mano è quello della politica, o meglio lo scontro viscerale per il potere, che coinvolge tutti, la stampa, la politica ed i cittadini.

È diventata una moda, una specie di “competizione all’offesa”, a chi riesce nel minor tempo possibile ad ottenere applausi e consensi.

Quello che prima era il linguaggio distintivo del popolo, si è trasferito sui media e nel dibattito politico.

Ma non siamo razzisti, non lo siamo mai stati. Siamo soltanto incivili.

Viviamo un epoca caratterizzata dalla necessità di avere ragione a tutti i costi, di essere gli unici possessori di verità incontrovertibili e pur di imporre questa superiorità usiamo una dialettica “feroce”, la quale, essendo insufficiente allo scopo, inevitabilmente sfocia nella violenza fisica.

Questo è il momento di fermasi e riflettere.

Sembra fuori tema, ma è propriamente il tema: prima di tutto il rispetto delle Istituzioni.

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