Difficoltà economiche dell’ex Provincia, stamane nuovo incontro con sindacati e deputazione nazionale e regionale

L'incontro di oggi
L’incontro di oggi

SIRACUSA – Ancora tutta aperta la questione finanziaria dell’ex Provincia, ormai quasi al default  a causa dei mancati trasferimenti da parte della Regione e per le sue competenze anche da parte dello Stato.

Situazione di grande debolezza finanziaria che non ha permesso di saldare gli stipendi ai dipendi da mesi in agitazione. Questa mattina, dopo gli incontri della settimana scorsa, il commissario regionale, Antonino Lutri, è tornato ad incontrare le forze sindacali, e la deputazione regionale e nazionale del siracusano (presenti l’assessore regionale Bruno Marziano (Pd), e i parlamentari regionali  Marika Cirone Di Marco (Pd), Enzo Vinciullo (Ncd), Pippo Sorbello (Udc) e Stefano Zito (M5S), e i parlamentari nazionali Maria Marzana (M5S) e Pippo Zappulla (Pd)).

È stata proprio la deputazione nazionale,  al di là di una iniziale posizione politica diversa, a confermare che sin da domani mattina, a Roma, cercherà di rappresentare ai ministri Berretta e Madia, la drammatica situazione che sta vivendo il Libero Consorzio comunale di Siracusa, che si trova comunque in una posizione molto diversa rispetto alle altre ex Province siciliane.

Due, in modo particolare, le richieste che la deputazione siracusana, sostenuta da quella regionale, inoltrerà ai rappresentanti del Governo centrale. Prorogare i termini per la presentazione del bilancio di previsione, che dovrebbe essere esitato entro il 31 luglio, chiedendo tempo fino al 30 settembre o al 31 ottobre, proprio per l’incertezza delle comunicazioni dei finanziamenti da parte di Regione e Stato.

Altra richiesta determinante per la sopravvivenza del Libero Consorzio aretuseo è quella di chiedere lo slittamento di uno o due anni del per quanto riguarda la il contributo alla finanza pubblica, o meglio la differenza tra la nuova imposta e quella precedente. Oppure inserire l’Ente siracusano nel decreto per quanto riguarda la ripartizione di  468 milioni di euro, provvedimento del Governo nazionale da cui sono state escluse le ex Province siciliane.

Insomma, un fronte comune per tamponare la drammatica situazione economica che sta vivendo l’ex Provincia di Siracusa.

Contestualmente anche la deputazione regionale si muoverà per concretizzare le iniziative tese a poter usufruire, in tempi brevi, di complessivi un milione e ottocentomila euro, una cifra che consentirebbe di pagare una mensilità ai dipendenti dell’Ente e a quelli della partecipata Siracusa Risorse.

Va in questa direzione l’iniziativa dell’on. Vinciullo di convocare, mercoledì prossimo, una riunione della Commissione Bilancio, per ripartire i primi 9 milioni, e giovedì ancora una commissione bilancio alla presenza degli assessori Baccei e Lantieri,  alla quale il commissario Lutri chiederà un’audizione.

Svariate le proposte formulate dall’on. Marziano che oltre a sollecitare la riunione della Commissione al Bilancio ha sostenuto con forza l’esigenza di utilizzare la quota parte di venti milioni di euro (per Siracusa 4,2) per il pagamento dei mutui.

L’on. Cirone Di Marco ha ricordato, invece,  quali sono i passaggi determinanti che il “fronte unico parlamentare” deve portare avanti in questa fase delicata.

L’on. Maria Marzana ha ricordato come il suo gruppo ha già presentato una proposta di modifica del decreto Enti Locale in discussione alla Camera, per consentire alle Province in ritardo con i pagamenti dei dipendenti o con carenze di bilancio, di sospendere il pagamento delle rate dei mutui fino al 31 dicembre 2017 e di destinare gli importi risparmiati al pagamento degli stipendi.

La riunione di questa mattina in via Roma, che è durata circa due ore, è cominciata con l’intervento del commissario Lutri, nel corso del quale ha reiterato la richiesta, indirizzata alla Regione, di un contributo straordinario di un milione e mezzo al mese, in quanto con questa cifra, insieme agli introiti provenienti dell’imposta provinciale di trascrizione, potrebbero essere pagati stipendi e alcune fatture.

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