SIRACUSA – Non c’è ormai fine settimana, ma è così anche negli altri giorni, che i centri abitati a ridosso della zona industriale non accusino cattivi odori, aria pesante, e i cittadini irritazioni alla pelle, agli occhi e alla gola.
Sognare a Siracusa una città “normale”, e così sarà anche a Priolo, Melilli e Augusta, come auspicano il coordinatore cittadino e il consigliere comunale di “Progetto Siracusa”, Carmen Perricone e Salvo Sorbello, sembra quasi impossibile, salvo scelte radicali che purtroppo nessuno fa.
«Vorremmo una città normale – affermano Perricone e Sorbello – dove svegliandosi la domenica mattina non ci si ritrovi, come stamani, con i polmoni subito pieni di aria puzzolente di origine industriale, dove non scompaia da quasi un anno, quasi si trattasse di un inutile elemento decorativo, la centralina collocata in pieno centro e che faceva rilevare sforamenti quattro volte superiori rispetto ai limiti previsti dalla legge.
Vorremmo che chi ha il compito di tutelare la salute dei siracusani, delle persone più fragili in particolare, come i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza, si desti dal torpore e almeno faccia in modo che i controlli dell’aria che respiriamo siano attendibili.
Vorremmo – concludono – ma… la priorità per qualcuno è il bus turistico per Priolo Gargallo!»