PACHINO – I bagni pubblici chiudono e Forza Italia protesta. È quanto accade a Pachino dove il consigliere comunale Alessandro Runza, denuncia «una situazione gravissima ed incresciosa creatasi a Pachino per la chiusura dei bagni pubblici».
L’intervento di Runza, come lo stesso ha voluto sottolineare, ha lo scopo di tutelare gli interessi della comunità pachinese e, soprattutto, il decoro, l’immagine e la reputazione del nome di Pachino.
«Ne avevo già parlato durante una delle ultime sedute del civico consesso – dichiara Alessandro Runza – senza però ricevere alcuna risposta “concreta” da parte degli amministratori sulla vergogna sociale dei bagni pubblici di via P. Umberto, tenuti inspiegabilmente chiusi, dopo oltre un anno dall’azione di bonifica (promossa sempre dal sottoscritto). Oggi la situazione è peggiorata in quanto anche gli unici servizi igienici pubblici fruibili in città, quelli di via Garibaldi, risultano chiusi creando non poco disagio tra i cittadini, i turisti (che vedono negati dei servizi elementari) e i proprietari di attività commerciali che si trovano a far fronte alle incessanti richieste di fruizione dei bagni dei loro locali. Ritengo, pertanto, doveroso interrogarsi sul perché l’amministrazione comunale non abbia provveduto in tempo a predisporre e garantire l’apertura e la pulizia costante dei locali igienici. Ancora più grave diventa la questione se si pensa all’interrogazione presentata in data 5 giugno 2016, dove sempre il sottoscritto invitava il sindaco Bruno, ad adoperarsi con urgenza affinché i bagni pubblici di via P. Umberto venissero, a distanza di un anno dall’azione di bonifica riaperti e messi a servizio dei turisti e di tutti i cittadini pachinesi, piuttosto che rimanere chiusi ed inutilizzati. Tutto questo in previsione che si giungesse alla stagione estiva con la possibilità di offrire dei servizi igienici in ben due sedi all’interno del territorio. Oggi invece –conclude Runza – apprendo con enorme disappunto che in città non esiste alcun servizio di igiene pubblica a disposizione degli utenti e ritengo ridicolo spendere decine di migliaia di euro della collettività per proiezioni cinematografiche, mostre fotografiche, spettacoli vari, viaggi da una parte all’altra del mondo per diffondere la nostra immagine all’estero, i nostri prodotti tipici e l’affluenza turistica, se poi il paese non è sufficientemente pulito, non vi sono servizi igienici pubblici aperti, o peggio ancora, quelli esistenti vengono addirittura chiusi».






