La demagogia è come un boomerang

Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista
Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista

La delizia di questo fine settimana è l’ennesima polemica inutile della politica. Mentre il francescano Dibba gira le cost dell’Italia, a Roma si fa sul serio.

Luigi Di Maio, mica si accontenta di sparare “minchiate”, in canna ha un colpo micidiale, il popolo sovrano armato di forconi.

Che nella gestione del potere esista la disonestà è una certezza. Ma catalogare tutto ciò che circonda “l’essere grillino” come marciò a prescindere, è altrettanto disonesto.

Nell’azione del decidere per gli altri incidono anche elementi esterni, indipendenti dall’uomo, e di fronte ai quali manifestiamo tutta la nostra impotenza.

Esiste il fato, alla cui legge ferrea rispondeva anche Zeus, e poi, inevitabilmente governando ci si sporca le mani.

Dire queste verità è un obbligo morale e di “onestà”, la politica non è soltanto “raccattare” voti.

Le minchiate, la demagogia, il populismo sembrano non avere alcuna forma propria, ma assomigliano spiccicate ad un boomerang.

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2 pensieri riguardo “La demagogia è come un boomerang”

  1. Per il momento il ” boomerang” di votare i soliti disonesti o di attuare il voto di scambio che è sempre esistito e qui continuerà se non si cambia marcia, lo stiamo subendo da decenni e decenni, il brutto è che l’italiano con l’esempio dei politici che non rispettano ne regole e ne leggi debba anche lui riformarsi ai principi del movimento, e l’italiano, forse anche il grillino, non vi è stato abituato, ma se vuole gli onesti al potere si deve adeguare. Io spero tanto che cambi qualche cosa in meglio, criticare solo, non basta, ma non me la sento di condannare il movimento, qualcuno ci deve pur provare a cambiare lo schifo di questo sistema di fare politica legalizzando i 2 pesi e 2 misure, far tornare sulla terra i politici che vivono con tutte le loro protezioni varie nel loro olimpo. Attaccare un movimento senza protezioni giornalistiche ne di televisioni, come le hanno i soliti partiti, è facile, ma chi giudica dai fatti penso che riuscirà ad essere obiettivo.
    Monia

    1. Brava Monia. Sovente riscontro molto rancore verso i grillini, rancore ingiustificato. Che io spiego con l’ignoranza ma, se non ravvedo ignoranza, allora spiego con la disonestà.

      Nessuno è perfetto, nessuno ha i superpoteri, quindi i grillini non sono perfetti e non hanno superpoteri; sbagliano (e sbaglieranno ancora) anche loro. Ma pur se fossero il peggio del peggio, impiegherebbero anni a dimostrarsi uguali agli altri partiti, a fare gli stessi danni, a dare dimostrazione di quanto corrotto e schifoso sia il sistema politico di questo Paese. Per ora non è successo (e non credo che succederà in futuro): quindi chi è rancoroso come questo bel tomo di giornalista è ignorante oppure disonesto. Ben vengano le critiche, se fondate! Ben venga la discussione, se arguta onesta e realista. Ma parole altisonanti e confuse, mancanza di terreno solido nelle argomentazioni, rancore amplificato, non sono argomenti interessanti; questo articolo vale poco per me.

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