
SIRACUSA – Ci sono otto indagati per la morte del caporale siracusano Tony Drago, avvenuta all’interno della caserma dei Lancieri di Montebello, la “Sabatini” di Roma, il 6 luglio 2014.
Il corpo del 25enne caporale venne trovato nella mattinata nel cortile della caserma, attribuendone le cause, in primo momento, ad un suicidio, ad un volo della finestra della palazzina. Una conclusione che non ha mai convinto i familiari del giovane, in particolare la madre Sara, che al contrario hanno sempre sostenuto a tesi dell’omicidio.
Il pm che si occupa del caso, Alberto Galanti, adesso ha iscritto otto militari nel registro degli indagati per “concorso colposo in istigazione al suicidio o in omicidio volontario”.
Dunque appare sempre più evidente come le cause della morte del giovane siracusano, che si era laureato all’Università dell’Aquila in Scienze Criminologiche e dell’Investigazione, non siano legate al suicidio.
Adesso si attende l’altra importante fase, quella prevista per il 15 ottobre con la riesumazione del corpo di Tony Drago per l’esame autoptico e le varie perizie che dovranno accertare la compatibilità delle lesioni riscontrate sul suo corpo e l’eventuale caduta dalla finestra della palazzina della caserma romana.