“Servizio scadente della refezione scolastica a Siracusa” per la consigliera di Fratelli d’Italia Cetty Vinci

Cetty Vinci
Cetty Vinci

Siracusa – La consigliera comunale e portavoce di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, ex Lista Mangiafico, Cetty Vinci, riapre la questione della qualità del servizio di refezione scolastica nelle scuole di Siracusa, dopo la denuncia delle mamme dei bambini della “Raiti”.

«Il servizio di refezione scolastica a Siracusa è scadente – afferma la consigliera Vinci -, chiediamo un approfondimento in commissione consiliare, sopralluoghi nelle scuole e una verifica anche presso l’azienda appaltatrice del servizio».

Chiaro il giudizio della portavoce comunale di Fratelli d’Italia sul servizio erogato dall’Amministrazione Garozzo.

«La denuncia delle mamme dell’istituto “Raiti”  – aggiunge ancora Cetty Vinciriguardante le anomalie del servizio di refezione scolastica e il diniego del Comune alla possibilità di rivolgersi ad una ditta diversa da quella che continua a beneficiare del sistema di proroghe dell’Amministrazione cittadina,  rappresentano solo l’ultimo campanello d’allarme di un servizio che fin dall’insediamento di questa Amministrazione comunale ho denunciato come non rispondente alle esigenze di qualità dei prodotti e benessere dei bambini che una buona refezione scolastica pretenderebbe. Si tratta solo del minimo indispensabile perché molte altre proposte, già attive in altre parti d’Italia e che hanno fatto parte di specifici documenti presentati a questa Amministrazione sul piano della sostenibilità ambientale, dell’educazione alla raccolta differenziata, dell’adozione del chilometro zero dei prodotti e della valorizzazione delle tipicità del territorio, al di là dei soliti proclami, non sono state neanche prese in considerazione».

Da qui l’invito di Cetty Vinci al presidente della IV Commissione consiliare di prendere atto della denuncia delle mamme della “Raiti” ed ascoltarle in una specifica seduta «per evitare che informazioni necessarie a conoscere come stanno le cose vengano soffocate nel silenzio del quieto vivere».

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