SIRACUSA – Tre giorni di sciopero dei 10 decisi dall’assemblea dei lavoratori del quotidiano il Giornale di Sicilia, oggi non in edicola, per protestare contro le scelte unilaterali dell’editore di ridurre i posti di lavoro, ad iniziare dai colleghi giornalisti contrattualizzati, posti in cassintegrazione a zero ore, e ad una riduzione del 18,50% della retribuzione.
A rischio oltre ai posti di lavoro, naturalmente, anche la qualità dell’informazione prodotta a ranghi incompleti e ridotti, e il ricorso, contro ogni etica e professionalità, al lavoro nero e sottopagato di collaboratori impegnati a meno di 4 euro ad articolo, che significa ore di lavoro.
Colpita dal provvedimento della società editrice del Giornale di Sicilia, anche la redazione di Siracusa. A fianco della lotta dei colleghi del quotidiano palermitano, si schierano il sindacato unitario dei giornalisti siracusani, l’Assostampa, e l’Ussi, l’Unione stampa sportiva italiana.
“La segreteria provinciale dell’Associazione Siciliana della Stampa ed il direttivo dell’Ussi di Siracusa – si legge in un comunicato a firma, rispettivamente, del segretario Damiano Chiaramonte e del fiduciario Prospero Dente – esprimono solidarietà e sostegno ai colleghi del Giornale di Sicilia impegnati in una vertenza che da più parti è considerata come uno degli ultimi baluardi contro chi (editori e poteri forti) vuole azzerare i diritti e la credibilità dei giornalisti. La nostra vicinanza, in particolare, ai colleghi della redazione di Siracusa: al responsabile, Gianfranco Monterosso che avrà a disposizione sempre meno mezzi e professionalità per garantire un prodotto editoriale adeguato, e ai contrattualizzati che sono stati sottoposti alla cassintegrazione a zero ore, Paola Laguidara e Daniela Franzò, due delle colonne portanti dell’informazione di qualità della nostro territorio. Il nostro appello, infine, affinchè vengano denunciati immediatamente anche i più timidi tentativi di sostituire il lavoro qualificato dei colleghi licenziati o cassintegrati con collaborazioni a meno di quattro euro a pezzo, cosa che ci risulta essere già avvenuto in altre provincie”.
Ai colleghi del Giornale di Sicilia tutta la vicinanza e solidarietà dal Free Journal.






