Pallanuoto A1. Niente da fare per l’Ortigia davanti al forte Trieste 8-12 il risultato alla “Paolo Cantarella”

ortigia-triesteSIRACUSA – Il Trieste si conferma la bestia nera per l’Ortigia Siracusa. Alla “Paolo Caldarella” arriva la terza vittoria, in altrettante gare nella massima serie, per gli alabardati. Prima dell’inizio della partita, minuto di silenzio e lungo applauso a seguire per Enzo Maiorca. Mito siracusano scomparso pochi giorni fa.

Ortigia: Patricelli, Siani, Abela, Cusmano, Di Luciano 1, Giacoppo, Camilleri 1, Ivovic 1, Rotondo, Danilovic 3, Casasola 2, Tringali, Caruso. All. Yiannis Giannouris

Trieste: Oliva, Podgorik, Petronio 3, Ferreccio, Giorgi, Giacomini, Di Somma 1, Rocchi 2, Vukcevic 2, Elez 1, Mezzarobba 2, Obradovic 1, Vannella. All. Stefano Piccardo

Arbitri: Massimo Savarese e Stefano Scappini

Superiorità: Ort 6/13     Tri 7/12

Fuori tre falli: Rotondo (O) III tempo, Ivovic (O) e Obradovic (T) IV tempo

Espulsioni: Patricelli (O) IV tempo

In tribuna, guidata dall’ex Ortigia, Vlad Hagiu, la nazionale femminile rumena che da qualche giorno si allena con l’Ortigia femminile.

Il sette di Piccardo ha mostrato, da subito, maggiore concentrazione, applicando una difesa che, in molte occasioni, ha costretto i biancoverdi a conclusioni errate.

I siracusani, di contro, hanno patito il pressing alto degli avversari e non sono riusciti ad esprimere il bel gioco che, in questa parte della stagione, li ha portati nelle prima posizioni della classifica.

I primi due tempi sono stati guidati meritatamente dai triestini; nel terzo il ritorno dei siracusani e l’illusione di avere ripreso le redini del match. Tutto svanito in pochi minuti per la reazione degli ospiti che non hanno più avuto problemi fino al termine dell’incontro vinto con merito.

«Trieste ha meritato di vincereha commentato il tecnico aretuseo Yiannis Giannouris -. Abbiamo sbagliato e non abbiamo giocato come una squadra unita e compatta. Sconfitta da sfruttare e imparare. Quando siamo calmi la squadra si vede. Rifletteremo perché il campionato è lungo. Anche le sconfitte contribuiscono a fare crescere. Non piace a nessuno perdere, men che meno ai giocatori. Ma, come nella vita, le battute d’arresto ci vogliono».

«Abbiamo giocato bene difensivamentesottolinea il tecnico triestino Stefano Piccardoproprio come avevamo provato in settimana. Pressing alto e rientrare subito; i ragazzi sono stati bravi. Naturale che quando le cose vanno bene sin dall’inizio acquisti fiducia e giochi meglio. Dobbiamo ancora lavorare sull’uomo in meno ma credo che la partita di oggi ci dia carica».

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