SIRACUSA – Vittoria netta e di larga misura quella del No al referendum sulle riforme costituzioni a livello nazionale, con il 59,11% contro il 40,89% di chi era favorevole alla riduzione dei costi della politica, alla cancellazione del bicameralismo perfetto così come l’abbia conosciuto in questi settant’anni.
Un voto che, riempito di contenuti politici più che riformatori, ha evidenziato un forte dissenso contro la politica del governo del segretario del Pd, Matteo Renzi, che oggi ha rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica, soprattutto nelle regioni meridionali e nelle isole.
In Sicilia i No hanno raggiunto il 71,58% contro il 28,42% dei Si, con una massiccia affluenza alle urne, il 56,65%, al di sotto della media nazionale che si è assestata sul 65,47%. Dati da elezioni politiche più che referendarie.
Alto il rifiuto di modificare la Costituzione anche in provincia di Siracusa (leggi) con il 71,75% contro il 28,25% ed una affluenza complessiva del 56,71”. Addirittura alcuni Comuni hanno superato abbondantemente il 70 percento, come Pachino 77,55%, Melilli 77,09%, Francofonte 76,73%, Priolo 76,11%, Avola 74,05%, Lentini 73,14%, mentre altri si sono avvicinati come Canicattini Bagni 69,09% contro il 30,91% del Si.
Alto anche a Siracusa città con il 70,64% contro il 29,36%. Unico Comune dove il braccio di ferro tra i due schieramenti è stato estenuante ma non ha prodotto forbici ampie è stato Buccheri dove il No ha ottenuto il 50,67% contro il 49,33% del Si.