PALERMO – Ammontano a 100 milioni di euro gli investimenti in agricoltura per quanto riguarda il primo bando della misura 4.1 del PSR che è stato pubblicato, come assicurato dall’assessore regionale Antonello Cracolici.
«Verranno favoriti progetti che scommettono sul biologico e i regimi di qualità certificata – ha sottolineato Cracolici – oltre che sulla chiusura della filiera produttiva, la sostenibilità ambientale e le fonti rinnovabili. Sono previsti finanziamenti al 50% a fondo perduto che arrivano al 70 % per gli investimenti condivisi tra aziende che si associano, per i giovani agricoltori già insediati fino ai 40 anni di età e per le zone montane o svantaggiate e classificate come natura 2000».
L’assessore regionale all’Agricoltura, inoltre, rileva come siano stati introdotti criteri di semplificazione burocratica. La documentazione relativa alla cantierabilità e alle autorizzazioni dovrà essere presentata solo dalle aziende che saranno ammesse a finanziamento, ciò determina uno snellimento e il risparmio di inutili costi per le aziende che presentano le istanze e che poi non saranno finanziate.
«Da oggi possiamo dire che il PSR è partito – continua l’assessore Cracolici – e non deve ancora partire. Spetta ora alle aziende dimostrare la capacità di migliorare la propria forza produttiva e di saper conquistare sempre maggiori quote di mercato. Abbiamo impresso criteri nuovi per modernizzare l’assetto strategico del nostro sistema agricolo, incentivando l’aggregazione tra i produttori, la concentrazione dell’offerta e l’innovazione, per rafforzare l’organizzazione produttiva e l’export. Dobbiamo costruire una vera e propria industria dell’agroalimentare siciliano che sia in grado di intercettare la domanda di qualità e sicurezza alimentare che cresce in tutto il mondo».
La 4.1 arriva dopo 4 anni dall’ultima misura messa a bando nel 2012 con il vecchio Piano di Sviluppo Rurale.
A tutt’oggi è la misura più attesa dalle imprese agricole e zootecniche che finanzia gli investimenti per l’acquisto di macchine agricole, attrezzature per il confezionamento e la commercializzazione dei prodotti agricoli, capannoni, terreni agricoli, lavori per la viabilità e l’elettrificazione aziendale, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e tanto altro.
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