Il Siracusa fa cinquina andando a vincere 0-1 ad Andria con una rete di Nicola Valente

Nicola Valente e Andrea Sottil

ANDRIA – Con un primo tempo perfetto e una ripresa gagliarda il Siracusa conquista ad Andria la quinta vittoria consecutiva e avvicina il quinto posto occupato dalla Virtus Francavilla.

Fidelis Andria (4-3-1-2): Cilli; Tartaglia, Rada, Curcio, Annoni; Onescu, Tito (18’ st Volpicelli), Vasco (34’ pt Minicucci); Mancino; Cruz (30’ st Fall), Croce. A disp. Lullo, Pop, Paolillo, Ippedico, Berardino, Imbriola, Spinelli, Bottalico. All. Favarin

Siracusa (3-4-3): Santurro; Diakité, Turati, Pirrello; Brumat, Palermo, Spinelli, Malerba; De Silvestro (38’ st Scardina), De Respinis (26’ st Azzi), Valente (33’ st Dentice). A disp. Gagliardini, Dentice, Longoni, Sciannamé, Persano, Toscano, Cossentino. All. Sottil

Arbitro: Miele di Torino

Rete: 15’ pt Valente

Decisivo al quarto d’ora, ma dopo un lungo assedio, Nicola Valente, alla sesta rete in stagione, abile a deviare in porta una ribattuta di Cilli su tiro di De Silvestro.

Prima e dopo ancora occasioni per gli azzurri di Sottil. Nel secondo tempo i padroni di casa hanno cercato di recuperare il risultato ma si sono scontrati con una difesa impenetrabile.

«L’avevamo preparata beneha commentato Andrea Sottil a fine partitae soprattutto nel primo tempo potevamo fare più gol, non abbiamo rischiato nulla e devo dire veramente bravi a tutti, perché c’è stato l’approccio giusto, segno di una squadra che è davvero matura e adesso si diverte».

In sala stampa anche l’autore del gol decisivo Nicola Valente.

«Abbiamo interpretato la partita beneha detto -. All’inizio li abbiamo sorpresi, siamo andati in gol e poi nel secondo tempo abbiamo fatto quel che si doveva fare al cospetto di un avversario importante».

Soddisfatto il presidente Gaetano Cutrufo, che ha anche lanciato un sondaggio tra i tifosi.

«Non trovo più aggettivi  ha ammessochiedo a loro di aiutarmi a definire la mia squadra». Poi un aneddoto: «Qualche sera addietro – racconta – ho incontrato Valente e Turati e ho detto loro di avere due sogni: per uno devo fare da me, ma per l’altro sono nelle loro mani. Oggi mi hanno dato un bel segnale».

 

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