“Gettonopoli”, da Striscia la Notizia all’Arena di Giletti mentre Garozzo denuncia i tagli del tg satirico al suo intervento

L'intervista di Garozzo a Striscia
L’intervista di Garozzo a Striscia

SIRACUSA  –  Siracusa torna ad occupare le cronache nazionali dopo la vicenda di “gettonopoli” sollevata dal meetup aretuseo del Movimento 5 Stelle e dal parlamentare regionale dello stesso gruppo, Stefano Zito.

Migliaia di giornate di presenze, secondo l’inchiesta del M5S, oltre 12 mila, dei 40 consiglieri comunali nelle varie Commissioni ed in Consiglio, che avrebbero prodotto una spesa annua di oltre un milione e mezzo di euro ed un rimborso mensile, per ogni consigliere, che si aggirerebbe sui 1700 euro mensili.

In attesa della puntata domenicale dell’Arena di Massimo Giletti su Rai 1, con tanto di collegamento con il Consiglio comunale riunito per l’occasione, il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, critica i tagli fatti da Striscia la Notizia al suo intervento al microfono dell’inviata Stefania Petix.

«Quando ho saputo dell’arrivo di Striscia la Notizia e dell’inviata Stefania Petix – ha dichiarato Garozzo ho immediatamente pensato che fossero venuti a constatare che gli impegni assunti nei primissimi mesi del 2014, riguardanti le go bike ed i bus navetta, fossero effettivamente stati mantenuti come abbiamo fatto. Quando ho compreso che si trattava di altro ho comunque dato la mia disponibilità a rispondere, argomentando su ogni questione con assoluta sincerità e trasparenza. Dopo la messa in onda del servizio – aggiunge il primo cittadino -, mi spiace constatare che il montaggio non ha reso onore né ai contenuti delle mie risposte né alla chiarezza e completezza dell’informazione. Non pretendevo certo che venisse mandata in onda l’intervista integrale,  ma non avrei immaginato che il mio intervento venisse tagliato in maniera tale da far passare un messaggio assolutamente incompleto.  All’inviata del programma televisivo ho spiegato, infatti, che la situazione riguarda due questioni differenti. La prima, i rimborsi dei datori di lavoro, in cui la situazione siracusana dipende essenzialmente dalla legge regionale 30 del 2000. Un’anomalia siciliana che deve essere rivista, come il PD siciliano sostiene nella riforma Baccei.
La seconda, riguarda i gettoni di presenza dei consiglieri. C’è un tetto massimo di 26 presenze mensili e ciò indipendentemente che si partecipi a 100 o 1000 riunioni di commissioni.
Quindi da un punto di vista economico la delibera oggetto di contestazione non ha prodotto alcun aggravio di costi per il Comune di Siracusa.
Anche questo dato – ha concluso Giancarlo Garozzo – non è emerso e mi dispiace che su questa vicenda si cerchi di confondere le idee per fare emergere una tesi che punti solamente alla delegittimazione della politica e del Consiglio comunale».

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