Si torna a sparare a Pachino, ferito stamane in un agguato Antonio Dimauta padre di uno dei killer di Paolo Forestieri

sparatoria-PACHINO – A distanza di una settimana dall’omicidio a Portopalo del giovane 25enne pachinese Paolo Forestieri, si torna a sparare a Pachino.

Questa mattina, intorno alle 11, vittima di un agguato è stato Antonio Dimaiuta, conosciuto in città come  “u francufuntisi”, fatto segno di alcuni colpi di pistola mentre alla guida della sua auto, una Lancia Thesis, transitava da via Giovanni Pascoli.

L’uomo è stato colpito da tre colpi alle gambe e ai glutei e si trova ricoverato all’ospedale “Di Maria” di Avola. Le sue condizioni non sono gravi.

Antonio Dimaiuta è padre di uno dei tre giovani fermati lo scorso 31 marzo a Pachino, Enrico Dimaiuta di 23 anni, accusato, assieme ad altri due suoi coetanei, Luca Matarazzo e Fabrizio Dipasquale, si essere i killer di Paolo Forestieri, freddato a fucilate, come si ricorderà, la sera di sabato 28 marzo davanti alla madre, mentre scendeva dall’auto per entrare al ristorante “Taverna dei due Mari” in via Maucina a Portopalo.

Secondo una prima ricostruzione dell’agguato di oggi fatta dai Carabinieri della stazione di Pachino, intervenuti sul posto assieme al 118, la Lancia Thesis di Antonio Dimaiuta in via Pascoli è stata affiancata da un auto dal quale sono stati sparati almeno tre colpi di pistola.

La vittima designata, stando sempre alla ricostruzione, fermata la macchina è fuggito a piedi ma è stato raggiunto alle gambe e ai glutei da altri colpi di arma da fuoco (sarebbero almeno cinque quelli sparati). A quanto pare, chi ha sparato non l’avrebbe fatto per uccidere.

Prontamente soccorso Dimaiuta, come detto, è stato subito trasferito all’ospedale di Avola per essere sottoposto all’intervento dei sanitari.

Avvertimento o ritorsione? Le indagini non tralascerebbero nessuna pista, anche se la più accreditata sembrerebbe quella che lega l’agguato di questa mattina all’uccisione di Paolo Forestieri, giovane legato al mondo dello spaccio.

E proprio il controllo del mercato della droga e delle attività criminose nella zona di Pachino, come hanno sottolineato gli inquirenti al momento dell’arresto dei tre giovani pachinesi, sarebbe stato alla base dell’azione del commando, che nell’agguato per eliminare il giovane venticinquenne ferì leggermente anche la madre che lo aveva accompagnato in macchina, una Punto bianca, poco prima delle 23, per assistere ad un concerto neomelodico e festeggiare il compleanno della giovane convivente.

Please follow and like us:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

RSS
Follow by Email
Linkedln
Share