SIRACUSA – “Le donne chiedono giustizia”, è il titolo del seminario in programma giovedì alle 9,30 nella sede del Consorzio Universitario “Megara Ibleo” in via De Gasperi a Priolo, promosso dalla Questura di Siracusa, in collaborazione con lo stesso Cumi e l’Ufficio della “Consigliera di Parità” della provincia di Ancona.
Il seminario prende spunto dai risultati ottenuti da un’indagine comparata, realizzata in Italia, Spagna, Romania, e parzialmente in Inghilterra, finalizzata ad arginare il fenomeno della violenza di genere.
Le violenze fìsiche o sessuali del partner sono eventi traumatici, spesso ripetuti e accompagnati da violenze psicologiche ed economiche, da strategie vessatorie, di controllo e assoggettamento.
Sono comportamenti che accadono in un contesto relazionale specifico – la relazione amorosa, la famiglia – caratterizzato da aspettative individuali e sociali di fiducia e supporto reciproco, di sicurezza e affidamento.
Uscire da queste situazioni di vittimizzazione può richiedere alle donne coinvolte riprogettazioni di vita che pongono dilemmi profondi, legati alla necessità di scegliere un corso di azione – fa rottura della relazione amorosa, del progetto di vita, la denuncia penale – costellato di lutti e perdite.
In questo contesto, il processo decisionale che accompagna la scelta di rivolgersi o meno alle forze dell’ordine e/o di denunciare le violenze del partner o dell’ex partner risulta spesso estremamente difficile.
L’incontro, al quale parteciperanno anche appartenenti ad altre forze di Polizia, e la cui realizzazione, per la Questura, è stata curata dal vicario del questore Giusy Agnello, che interverrà al seminario in qualità di moderatore, prevede, dopo l’introduzione di Sebastiano Caporale, amministratore delegato del Cumi, del procuratore capo della procura di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, e del questore Mario Caggegi, l’intervento di Elisabetta Melotti, procuratore della Repubblica di Ancona; del sostituto procuratore della Repubblica di Siracusa, Antonio Nicastro; di Giuditta Creazzo, ricercatrice, socia della “Casa delle donne per non subire violenza”; di Pina Ferraro, assistente sociale e sociologa, esperta di politiche di contrasto alla violenza di genere.
Presenti le associazioni collegate alla rete antiviolenza regionale e nazionale che operano sul territorio della provincia di Siracusa.