Le solite commedie all’italiana della politica

Matteo Renzi e Susanna Camusso
Matteo Renzi e Susanna Camusso

Noi italiani, americani non siamo, ma ci piace “americanizzare” i nostri comportamenti. Quindi, gli americani posseggono il copyright delle “cose”, l’originale, e noi nel cercare di imitarli siamo capaci di produrre solo brutte copie,  “americanate”, pronte per diventare la trama di un film, esattamente le commedie all’italiana.

Ebbene, siamo capaci di costruire montagne di stupidaggini, e lo facciamo, consapevolmente, in modo da creare nella fase successiva la possibilità per gli sconfitti di aprire “conflitti”.

Lasciamo stare la stupidata del Beppe stellare sulle mammografie, qui non si tratta di una americanata, quanto di una berlusconata, viene a dire, spararla grossa, a livello di  “stupidata cosmica”, con lo scopo di raccattare voti, se l’operazione non riesce, o nei casi in cui si mostra controproducente, si dice di essere stati fraintesi.

Mentre, propriamente nel solco della tradizione e della commedia politica all’italiana è l’altra storia, quella che oppone il sindacato ed il governo. Una guerra senza fine, che alla resa dei conti “ci toglierà il pane dalla bocca”.

Dura ormai da decenni, cambiano i protagonisti, cambia l’oggetto delle diatribe, ma rimane “scontro inconcludente”, come quello tra due tifoserie di calcio.

La Susanna Camusso, segretario Cgil, lancia l’allarme sulle province: “Da giugno stipendi a rischio”, a stretto giro di stampa è arrivata la risposta della ministra Marianna Madia: “I dipendenti sono garantiti”.

Ora, se fosse un gioco, potremmo anche puntare su chi dei due ha ragione, su chi vincerà, ma propriamente un gioco non è, anzi.

No. È  proprio un gioco, a cui tutti contribuiamo, non solo la politica.

Infatti, il “popolo sovrano”, anziché chiedere spiegazioni alle parti, si schiera, dividendosi, sulla base di una presunta credibilità, come le tifoserie di calcio.

Questa è la commedia all’italiana della politica… finché dura

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