Siracusa – Cerca lo spazio necessario nell’agenda politica della Regione, che invece risulta assente, la questione dell’inquinamento nella zona industriale del siracusano, e nei centri abitati dell’hinterland, Priolo, Melilli, Augusta, ma anche nella città di Siracusa, sempre più accerchiata da emissioni e area maleodorante, come denunciano i cittadini, e come segnano le centraline di rilevamento in quest’ultima settimana.
Torna, pertanto, ad alzare la voce, come d’altra parte stanno facendo le associazioni ambientaliste, in particolare in questi giorni che è presente in città la Rainbow Warrior, la nave ecologista di Greenpeace, il gruppo politico Green Italia di cui è coordinatore nazionale l’ex parlamentare siracusano di Fli, Fabio Granata.
«Nei mesi scorsi abbiamo consegnato alla Procura della Repubblica di Siracusa un dettagliato esposto denuncia sull’inquinamento industriale nel siracusano ,sulle omissioni nei controlli e sulla mancata osservanza delle norme sul registro tumori – afferma Granata – la situazione in questi mesi è diventata intollerabile e ancor più grave. Serve un intervento giudiziario oltre che politico».
Bussa, dunque, alla porta della giustizia Green Italia per salvaguardare la salute dei cittadini, considerato il silenzio e la totale assenza della politica, così come delle strutture di controllo.
«Registriamo – continua il coordinatore di Green Italia – la latitanza e le gravi omissioni da parte del Governo della Regione e delle autorità sanitarie e di controllo, e oltre a sollevare nelle sedi politiche la gravità del contesto siracusano, anche in Parlamento europeo attraverso il gruppo dei Verdi, lanciamo un ulteriore appello alla Procura della Repubblica siracusana perché accerti cosa sta accadendo in questa fase di “passaggi di proprietà” e di totale deregulation sulla pelle della salute e della vita dei cittadini. La misura è colma – conclude Fabio Granata – e serve un segnale subito per evitare ulteriori e gravi situazioni per la salute pubblica in nome del profitto di pochi spregiudicati operatori industriali».