LENTINI – La Procura della Repubblica di Siracusa ha aperto le indagini, affidandole al locale Commissariato di Polizia, su un giro di false concessioni per le sepolture nel cimitero di Lentini, iscrivendo nel registro degli indagati l’ex responsabile dei servizi cimiteriali del Comune, O. S. di 62 anni, attualmente in pensione.
Gli agenti del Commissariato di Lentini nel pomeriggio di ieri hanno infatti eseguito una perquisizione nell’abitazione dell’ex dipendente comunale e negli stessi uffici del cimitero e di via Italia, dove sono stati sequestrati alcuni hard disc di computer e documentazione, in esecuzione al decreto di perquisizione locale e personale emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Siracusa, nella persona del sostituto procuratore Maurizio Musco.
A carico dell’ex responsabile dei servizi cimiteriali la Procura ha ipotizzato le accuse di falsità materiale del pubblico ufficiale in atti pubblici e truffa, consumati e continuati dal mese di gennaio del 2006 a quello di marzo del 2015 con l’aggravante di aver agito per motivi abietti e futili.
L’inchiesta avrebbe preso le mosse dalla denuncia effettuata lo scorso 21 marzo da un dirigente del Comune di Lentini. Il funzionario aveva raccontato di aver ricevuto da un’utente una concessione cimiteriale, la quale da controlli degli atti interni, risultava essere stata falsificata, rilasciando all’utente anche la ricevuta di una somma di denaro pari a circa 2.100 euro, consegnati al funzionario indagato in contanti, sufficienti per effettuare i versamenti degli oneri occorrenti.
Dagli atti risultava, tra l’altro, anche la falsificazione delle relative ricevute, attestanti un versamento di denaro di fatto mai effettuato.
Il tutto, come accertato, sarebbe naturalmente servito ad aggirare gli ostacoli derivanti per l’assegnazione di aree pubbliche che di fatto sarebbe stato impossibile assegnare, se si fossero rispettati i regolamenti comunali. Insomma, l’obiettivo, secondo gli inquirenti, era quello di impossessarsi di “proventi illeciti”.
Le voci sull’esistenza di un fenomeno di assegnazioni illecite da tempo giravano per la città sino ad arrivare alle orecchie della Polizia, ancor prima della denuncia del dirigente. E sarebbero stati stati propri gli investigatori ad invitare il dirigente del Comune lentinese ad effettuare controlli e verifiche, al fine di individuare l’esistenza di ulteriori pratiche illecite giacenti negli uffici comunali.
E i risultati sono venuti alla luce, confermando voci e sospetti.
Tra marzo e aprile venivano individuati almeno 20 pratiche burocratiche illegali riguardanti l’illecita concessione di tumulazioni, dietro il pagamento di circa 45.000 euro, che non sono mai entrati nelle casse comunali.
Ma le pratiche relative alle concessioni false non si esaurirebbero con quelle trovate negli uffici. La Polizia nel corso della perquisizione nell’abitazione dell’indagato ha individuato ed acquisito la documentazione relativa ad almeno altre due concessioni rilasciate.