Scontro Comune-Siracusa calcio, e la società saluta, Albergamo: “Togliamo il disturbo”

Lo stadio "prima" e "dopo"
Lo stadio “prima” e “dopo”

SIRACUSA – Finiscono i campionati e come sempre si aprono le polemiche che poi si trascineranno per tutta l’estate. Siracusa non è da meno e com’è avvenuto negli ultimi anni, la storia si ripete tra chi gestisce la squadra e chi gestisce il Comune.

L’ultimo scontro è di questi giorni a suon di dichiarazioni al cui il Siracusa calcio, neo promosso in serie D, questa volta risponde con due semplici parole “togliamo il disturbo”.

La società si affida infatti ad una lunga dichiarazione dell’amministratore delegato, Gaetano Albergamo, che dopo aver incontrato i soci del sodalizio azzurro, risponde così alle affermazioni rilasciate dal sindaco Giancarlo Garozzo ad alcune testate locali.

«La passata e attuale proprietàdichiara Albergamoin questi due anni, ha cercato, riuscendoci, di riportare il calcio di questa città in serie D, non avevamo promesso ne la serie A, ne la B, ne la Lega Pro. Avevamo l’obiettivo della serie D e ci siamo subito riusciti. Dal giorno dopo speravamo di ricevere l’interesse da parte degli imprenditori, delle istituzioni e degli appassionati ma cosi non è stato. I tifosi, che ringraziamo per esserci stati vicino durante tutto l’arco della stagione sia in casa che in trasferta, hanno, giustamente, dal canto loro, chiesto la Lega Pro immediatamente. La classe politica, con in testa il sindaco Garozzo, non ha avuto neanche l’accortezza di ringraziarci o di complimentarsi con noi per la vittoria del campionato.  Questo ci fa capire che la voglia di fare calcio non esiste, e in questo modo non ci sono le condizioni per andare avanti. Non abbiamo un settore giovanile, non abbiamo una struttura dove poter far giocare i ragazzini. La stessa prima squadra è obbligata ad allenarsi o a bordo campo o in campi alternativi. Sul terreno di gioco, bisogna innanzi tutto dire una cosa. La gestione passata riceveva € 180.000,00 da parte della precedente amministrazione per la manutenzione del terreno. Noi, invece, l’abbiamo preso in condizioni pietose, come si nota anche dalle foto e risistemato spendendo circa € 70.000,00. Inoltre abbiamo, sempre a spese nostre, sistemato la palazzina adiacente allo stadio. Il Comune ha semplicemente versato un contributo di appena € 30.000,00 in due stagioni. Ognuno deve fare la propria parte, società, comune e tifosi. Se l’interesse, invece, deve essere solo ed esclusivamente della società, io e i soci non intendiamo andare avanti».

Sulle dichiarazioni del sindaco, rilasciate poche ore fa ad alcune emittenti locali, l’amministratore delegato risponde cosi: «Ciò dimostra che al sindaco non interessa il calcio a Siracusa. Allora, abbiamo deciso di togliere il disturbo. Ci sono diversi Comuni limitrofi che ci fanno la corte da diverso tempo offrendoci strutture e sponsor. Mentre il nostro primo cittadino, non intende neanche contribuire alle spese che andremmo incontro, qualora dovessimo andare a giocare in provincia. Detto ciò ringraziamo tutti per il sostegno datoci in questi mesi, ma non potendo neanche far partire la campagna abbonamenti, non potendo cosi fare nessun tipo di programma allo stato attuale, non avendo un impianto dove giocare, anche per i continui ritardi nonostante il Comune avesse promesso il contrario, in questo modo vengono a mancare anche i diversi sponsor cittadini che si erano avvicinati, non possiamo continuare in queste condizioni. Nonostante la convenzione legata allo stadio “Nicola De Simone”, fino al 31 luglio 2015, onsegneremo le chiavi già lunedi 25 maggio 2015. Quindi togliamo il disturbo, perché di disturbo si tratta».

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