
Siracusa – Sempre più allarmante lo stato dell’aria nella zona industriale e nei centri abitato che vi gravitano attorno, da Siracusa a Priolo, Melilli, Augusta. L’inquinamento diventa ormai una morsa e non passa giorno che i cittadini non denuncino l’insalubrità dell’aria che respirano.
Dopo l’intervento dei giorni scorsi di Green Italia che assicura porterà l’argomento in discussione al parlamento europeo, ritorna ad occuparsi della vicenda anche la parlamentare siracusana del Pd, Sofia Amoddio.
«Nella giornata di ieri – afferma il deputato nazionale del Partito democratico – ho presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministro dell’Ambiente di intervenire urgentemente, anche attraverso i suoi poteri sostitutivi previsti dalla legge, per adottare il piano di risanamento della qualità dell’aria, il piano di monitoraggio regionale e un inventario delle sostanze inquinanti ed insalubri presenti nell’aria. La situazione della nostra città e dei Comuni all’interno del SIN è diventata insopportabile e i cittadini hanno diritto a risposte e fatti certi. Nonostante il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nonostante il comitato spontaneo di cittadini che lo scorso ottobre presentò un esposto in Procura per ottenere chiarezza sul fenomeno dei cattivi odori e sull’attendibilità dei controlli, poco o nulla è stato fatto sia a livello nazionale che a quello regionale. Siamo ancora in attesa degli interventi di bonifica a fronte dei 106 milioni di Euro assegnati nell’ultimo accordo di programma e nel frattempo, i dati forniti dalle centraline dell’Arpa Sicilia e della provincia regionale mostrano degli sforamenti impietosi dei valori di alcune sostanze. Tra un incidente mortale ad un operaio e uno sfiaccolamento nocivo, tra l’esplosione di un serbatoio e l’immissione in atmosfera di sostanze pericolose – continua l’on. Amoddio – il tempo passa inesorabile e si porta via la salute dei cittadini della nostra provincia. Per questi motivi e per tanti altri, ritengo che il ministro debba invitare l’avvocatura distrettuale dello Stato di Catania ad esercitare le facoltà ed i diritti connessi alla persona offesa nel procedimento penale certamente avviato dalla Procura della Repubblica di Siracusa a seguito dell’esposto presentato dai cittadini di Siracusa; e ancora, che rivaluti il provvedimento di rigetto della richiesta di partecipazione del Comune di Siracusa al procedimento di riesame dell’AIA dato che Siracusa ha nel proprio territorio, fonti di immissione rilevanti in atmosfera come il pontile carico/scarico di S. Panagia. Infine – conclude Sofia Amoddio -, credo sia arrivato il momento che di realizzare il sistema di monitoraggio S.I.M.A.G.E. (Sistema Integrato di Monitoraggio Ambientale e Gestione delle Emergenze), simile a quello presente nell’area industriale di Porto Marghera».