
SIRACUSA – Una pace sempre sul filo del rasoio quella ritrovata all’interno del PD di Siracusa, e sancita con l’elezione a segretario provinciale dell’ex assessore della giunta Garozzo e componente dell’ala riformista del partito, Alessio Lo Giudice, e a seguire del nuovo esecutivo, direzione e presidente dell’assemblea, Liddo Schiavo.
E mentre il Partito Democratico si prepara “unitariamente” alla Festa provinciale dell’Unità che si terrà il prossimo 4 ottobre a Pachino e all’indomani, il 5 ottobre, all’elezione del segretario cittadino del Comune capoluogo, vacante dai tristi giorni della spaccatura (due aree rivendicano l’incarico, i renziani con Monterosso e i Dem con Gionfriddo), il segretario provinciale elogiare “lo spirito di unità che ha animato i nostri iscritti, dirigenti e simpatizzanti in questi primi due mesi del nuovo percorso inaugurato con la mia elezione a segretario. Uno spirito che ci consentirà di vivere questi momenti, e altri che dovremo affrontare, all’insegna del confronto autentico nel rispetto delle posizioni di tutti”.
Un confronto che, a sentire Lo Giudice, non animerebbe la consigliera Simona Princiotta che ha inteso convocare per questa mattina l’ennesima conferenza stampa “su temi di rilevanza cittadina, senza aver mai chiesto di avviare un confronto all’interno del partito a cui anch’ella appartiene, e senza aver partecipato alla Direzione provinciale tenutasi recentemente, luogo dove qualsiasi richiesta di confronto può essere presentata e trattata, appare quanto meno discutibile. Trovo queste iniziative inopportune, a maggior ragione se fatte a pochi giorni dall’elezione dell’organismo cittadino del PD che sarà chiamato ad essere il punto di riferimento politico per i consiglieri comunali del PD di Siracusa e per l’Amministrazione”.
Il segretario provinciale del Partito Democratico siracusano dimentica però di citare tra gli organizzatori di queste “iniziative inopportune” il deputato nazionale Pippo Zappulla che come sempre è al fianco della Princiotta, anche nella conferenza stampa di questa mattina che ha avuto come oggetto “le ombre sul bilancio del Comune di Siracusa”.
E allora vediamole queste ombre così come le hanno descritte Zappulla e la Princiotta.
«La decisione di convocare questa conferenza stampa – hanno spiegato questa mattina Zappulla e la Princiotta – l’abbiamo assunta perché sinceramente preoccupati delle pesanti ombre che si addensano sul bilancio e sulle casse del Comune di Siracusa. Ombre che se non illuminate adeguatamente, non chiarite, non risolte possono mettere in discussione realmente la validità e l’efficacia dei bilanci che sono stati e saranno approvati. La stessa Corte dei Conti non potrà che prendere atto di alcune palesi e gravi irregolarità e assumere i provvedimenti conseguenti. Ci riferiamo in particolare e nello specifico a due questioni dirimenti».
«La prima – hanno proseguito i due esponenti del PD – attiene alla regolarità dei provvedimenti assunti dalla giunta e dal Consiglio comunale con il parere e la firma del dottor Migliore nella qualità di dirigente. Riteniamo, infatti, che il contestuale ruolo di dipendente e di dirigente, ovvero controllato e controllore non è né giuridicamente né eticamente sostenibile e compatibile. Il dottor Migliore doveva sciogliere questo nodo e risolvere la questione a suo tempo quando gli fu inopinatamente affidato il ruolo di dirigente (ruolo apicale assunto con una scelta forzata e discutibile dall’Amministrazione non essendo né previsto né obbligata a farlo). Ma tant’è, nel momento in cui gli viene affidato l’incarico, il dottor Migliore doveva risolvere l’incompatibilità e, aggiungiamo, qualcuno (sindaco o chi per lui) gli avrebbe dovuto chiedere e pretendere che lo facesse. Non averlo fatto, a nostro avviso, pone dei serissimi dubbi sulla validità dei pareri espressi e delle modifiche apportate sulle delibere e sui provvedimenti assunti e, di conseguenza, sulla concreta e reale efficacia degli stessi. Da verifiche effettuate, peraltro, in discussione pure la stessa validità della delibera con cui l’Amministrazione e il Consiglio comunale ha assunto la tassa comunale sui rifiuti. In tal senso chiediamo, con carattere di obiettiva urgenza, che la Giunta in autotutela sospenda l’efficacia di tutti i provvedimenti assunti con la firma e il parere vincolante del dottor Migliore».
La seconda questione di merito – hanno aggiunto ancora Princiotta e Zappulla – riguarda gli introiti dell’imposta di soggiorno istituita nell’esercizio 2013. L’articolo 163 del Dlg 267 del 2000 che regolamenta l’intera materia, infatti, obbliga le amministrazioni ad un utilizzo mirato e, soprattutto, ad una precisa gestione delle risorse stesse. In caso di ‘esercizio provvisorio e gestione provvisoria’ la norma impone all’amministrazione di prevedere la spesa in “dodicesimi” rispetto all’anno precedente. L’Amministrazione Comunale di Siracusa, invece, nel 2014 ha impegnato sotto la stessa voce la somma di 1 milione e 200 mila euro mentre la legge imponeva ed impone in ratei di dodicesimi in relazione a quanto previsto nel 2013 ovvero poco più di 100 milioni. Una differenza enorme ed incomprensibile. Emerge, quindi, non solo una gestione non oculata ma una tanto clamorosa quanto grave violazione dell’art. 163 della citata norma. Tale condizione pone una questione rilevantissima sulla regolarità della spesa e dello stesso bilancio. La violazione è talmente evidente e grave che pone per i funzionari e gli amministratori interessati di dover rispondere in solido per tutto quanto eccede i dodicesimi dei 100 milioni del 2013. Non ci appassiona certo la individuazione dei soggetti, o soggetto, interessati, ma riteniamo certo, a nostro avviso, che questo dovrà avvenire. E al fine di evitare inutili e sterili dispute lo stesso Collegio dei Revisori dei Conti ha accertato la irregolarità e la violazione della legge. Il Collegio, infatti, rispondendo ad un preciso quesito posto in commissione il 28 maggio scorso conferma il mancato rispetto delle previsioni e appunto dell’art. 163 ed invita l’Amministrazione ad attenersi al rispetto delle norme e delle leggi. Nello specifico il Collegio dei Revisori dei Conti dice all’Amministrazione di attenersi al rispetto delle previsioni (cioè 100 milioni) e ad impegnare le somme solo dopo il relativo accertamento al fine di evitare eventuali riflessi negativi sull’anticipazione di tesoreria e sul risultato contabile della gestione dell’esercizio (cioè l’incredibile cifra di 1 milione e 200 mila euro). Esattamente quello che è avvenuto».
Sin qui l’illustrazione delle ombre, in chiusura un piccolo affondo di sicuro indirizzato al segretario del loro partito (riformista come loro) che, come detto, aveva definito “inopportuna” la conferenza stampa senza un previo confronto dentro al partito.
«In conclusione – hanno chiuso Simona Princiotta e Pippo Zappulla – le questioni che stiamo ponendo sono concrete e non gradiamo inutili e sterili polemiche. Ci aspettiamo invece risposte e atti chiari ed inequivocabili di merito».






