Nuovo circolo NCD a Siracusa dedicato a Reyhaneh Jabbari e un odg di Vinciullo all’ARS

La presentazione del Circolo
La presentazione del Circolo

Siracusa – Un ordine del giorno sulla “Promozione di iniziative a difesa della libertà personale, politica, religiosa e dello status di donna e soggetto fragile” presentato all’Assemblea Regionale Siciliana; una petizione rivolta all’alto rappresentante della politica estera della Commissione Europea, l’italiana Federica Mogherini; un momento di riflessione e di preghiera interreligiosa in occasione della solenne ricorrenza della Commemorazione dei Defunti.

Sono le tante iniziative della campagna a difesa dei diritti umani “Mai più un’altra Reyhaneh”  lanciata a Siracusa nell’occasione della intitolazione a Reyhaneh Jabbari, la  donna iraniana di 26 anni uccisa per impiccagione in una prigione a Teheran, di uno dei circoli territoriali  del Nuovo Centrodestra di Siracusa.

A tenere a battesimo la nuova struttura è stato, il deputato regionale del Ncd, l’on. Vincenzo Vinciullo, e Annalisa Romeo Cavarra, presidente del nuovo circolo aretuseo.

Il momento simbolico della dedicazione del circolo Ncd a Reyhaneh Jabbari è stato rappresentato dall’attivazione, sul web, delle nuove pagine del sito ufficiale del Circolo dedicate a Reyhaneh, condannata a morte nel 2009, nel corso di un processo che Amnesty International ha definito «pieno di errori», per aver ucciso un uomo, un ex dipendente dell’Intelligence iraniana, che aveva tentato di violentarla nel 2007.  La giovane avrebbe potuto ottenere la grazia se avesse ritrattato l’accusa di essere stata vittima di un tentativo di stupro ma Reyhaneh ha preferito andare incontro all’esecuzione pur di non scendere a compromessi.

Sul sito viene anche riproposta la toccante lettera che la ragazza ha scritto alla madre prima di morire. Sullo stesso sito si trova anche la cartolina online per l’adesione alla campagna, ed il testo della petizione lanciato dal Circolo.Tra le diverse iniziative in programma anche un momento di preghiera interreligiosa nel quale accomunare, a maggior ragione in questi giorni dell’anno, onorare il ricordo di tutti i defunti al di là del credo religioso.

«Quella di Reyhaneh è una vicenda che suona come una mortificazione per l’intera comunità internazionale – ha detto l’on. Vinciullo illustrando l’ordine del giorno presentato all’ARS – e che non può assolutamente lasciarci indifferenti  per lo straordinario messaggio che contiene. Il gesto di Reyhaneh, nel doloroso e colpevole silenzio che l’ha accompagnato, con la voce di una comunità internazionale sollecita ad intervenire su tutto e che invece su questa vicenda si è levata tardi ed in maniera assai flebile, è stato decisamente “rivoluzionario” e interroga in profondità le nostre coscienze di uomini, di padri e madri, di fratelli e sorelle. L’ordine del giorno che ho presentato all’ARS vuol essere un modo per richiamare l’attenzione di tanti di noi, assai distratti in questa vicenda, ma vuol anche essere un modo per tenere alta l’attenzione su simili drammi perché, come abbiamo appunto intitolato la nostra campagna, “Mai più un’altra Reyhaneh”.  Privare qualcuno della vita è inammissibile, a maggior ragione se ciò avviene per mano di uno Stato».

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