Torna “quasi” a normalità la situazione meteo nel siracusano, Vinciullo sollecita la sistemazione delle scuole

pioggiaSiracusa – Torna quasi a normalità la situazione meteo in provincia di Siracusa, anche se continua a piovere in tutto il territorio, con intensità minore rispetto alle criticità di questi due ultimi giorni, dopo la minaccia, ieri e questa notte, del ciclone che per fortuna ha solo sfiorato le coste siracusane lambendo.

Resta comunque ancora alta l’attenzione, a Caltanissetta è crollato parzialmente il tetto del reparto di terapia intensiva dell’ospedale  Sant’Elia, mentre danni sono stati registrati nel catanese. Il Dipartimento regionale di Protezione Civile continua a monitorare le condizioni meteo in tutta la regione, in particolare nella Sicilia orientale passate da “criticità rossa” a “criticità arancione”.

Questo ha permesso la riapertura delle scuole in quasi tutti i 21 centri della provincia, anche se il Comune montano di Palazzolo Acreide, viste le forti precipitazioni e il vento della notte (105 km/h), in via precauzionale, ha preferito anche per sabato ordinare la chiusura degli edifici scolastici, la piscina e la villa comunale.

Questa mattina a Canicattini
Questa mattina a Canicattini

A Canicattini, invece, la cittadina è tornata, con la giusta prudenza, alle attività di sempre, con il locale Liceo Scientifico che ha accolto gli studenti di una scuola olandese con la quale ha dato corso ad un gemellaggio e ad una partita di pallavolo al Palazzetto dello Sport.

La situazione e lo stato degli edifici scolastici resta però alquanto penalizzato dalle  precipitazioni di questi giorni come ha evidenziato il parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo che ha esortato ex Provincia e Comuni ad intervenire per ripristinare i danni.

«Lunedì gli studenti e le studentesse devono ritornare a scuola – ha dichiarato l’on. Vinciullo – pertanto, bisogna ripristinare lo stato di agibilità degli edifici scolastici di qui a lunedì. Questa mattina ho avuto modo di visitare numerose scuole e ho dovuto, purtroppo, accertare che un pò ovunque, a causa delle infiltrazioni dell’acqua, le scuole non sono agibili. I dirigenti scolastici e i docenti, non possono essere lasciati soli ad assumersi responsabilità che non gli competono sull’agibilità degli edifici scolastici. Sarebbe opportuno quindi che sia l’amministrazione provinciale quanto l’amministrazione comunale intervenissero con i propri tecnici al fine di accertare lo stato di agibilità delle scuole, per evitare che lunedì i ragazzi e le ragazze siano costretti a perdere un altro giorno di scuola».

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