SIRACUSA – Non si placano le polemiche sull’avvio del servizio di refezione scolastica a Siracusa. Dopo la nota di oggi del consigliere di opposizione Salvo Castagnico che parlava di proteste e raccolta firme da parte delle mamme, a soli tre giorno dal servizio, a frenare le polemiche e a provare a fare un po’ di chiarezza ci provano 8 presidenti dei Consigli di Istituto della città, smentendo le accuse di Castagnino e le “fantomatiche” proteste dei genitori.
«A 72 ore dall’avvio della refezione scolastica, anticipando i tempi che ci eravamo posti per un primo, pur parziale, consuntivo – scrivono in una nota Prospero Dente, Tania Urzì, Franco Servillo, Melania De Fecondo, Pasqualino Cappuccio, Simona Corsico, Giuseppe Migliara, Piero Tognelli – interveniamo per puntualizzare alcuni punti e richiamare le parti coinvolte ad una più serena e trasparente valutazione del servizio erogato dal Comune di Siracusa.
Un servizio che, come voluto fortemente dai genitori dei Comprensivi, sottoscritto dall’assessorato alle Politiche Scolastiche e approvato dal Consiglio comunale l’11 novembre del 2014, è costantemente monitorato dai rappresentanti della Commissione mensa comunale. Un insegnante e due genitori della scuola dell’infanzia per ogni Istituto, dopo una formazione di oltre 30 (trenta) ore, sono quotidianamente presenti per verificare orari di consegna, stato e qualità dei pasti consegnati. I componenti della Commissione mensa – continuano i presidenti dei Consigli di Istituto di Siracusa – sono in costante contatto con i dirigenti scolastici e i singoli presidenti dei Consigli di Istituto, oltre che con lo stesso assessore ed i funzionari dell’Assessorato, per segnalare qualsiasi eventuale mancanza. Tutte le famiglie che usufruiscono del servizio sanno di potersi avvalere dei tre referenti mensa del loro Istituto e con loro si confrontano quotidianamente sullo stato del servizio. Ad oggi, dopo i primi tre giorni di servizio, non sono state segnalate o comunicate “raccolte di firme” da parte di genitori. La condivisione e la partecipazione dei genitori, naturalmente sostenuta dai dirigenti, dagli insegnanti e dalla stessa Amministrazione comunale (non potrebbe essere diversamente visto che si tratta di una presa di coscienza sostenuta dalle norme vigenti), ha permesso di arrivare ad un capitolato d’appalto condiviso per il nuovo servizio triennale anche attraverso incontri con l’Asp locale e i tecnici incaricati. Siamo perfettamente coscienti che ogni servizio, questo in particolar modo, è migliorabile, non perfettibile. Genitori e insegnanti si stanno spendendo insieme perché tutto questo possa avvenire; lo stanno facendo gratuitamente, volontariamente e con spirito di partecipazione alla cosa pubblica. Parlare di flop dopo 72 ore, come leggiamo sulla stampa, ci tocca personalmente perché, con il massimo rispetto dovuto a quanto messo in campo dalla Istituzione cittadina e nello specifico dall’assessore alle Politiche Scolastiche, Valeria Troia, tocca l’impegno e il lavoro svolto innanzitutto dai genitori di questa città. Siamo certi che Siracusa – concludono – può esprimere esempi di politica alta, chiediamo però che ci si confronti, si discuta, ma con un solo e chiaro obiettivo condiviso: i bambini. Noi continuiamo a fare questo, siamo certi che la stragrande maggioranza la pensa così. Vogliamo migliorare le cose, ma per riuscirci serve l’impegno e la collaborazione di tutti».